Dall’associazione UNIONE TUTELA DEGLI INQUILINI riceviamo e volentieri pubblichiamo
Si sta approssimando la
scadenza per il pagamento della prima rata della TASI, la nuova tassa sui
servizi comunali indivisibili che toccherà la gran parte dei cittadini secondo
le aliquote stabilite dai Comuni.
“Abbiamo riscontrato nella
cittadinanza, e negli inquilini come settore di nostra competenza, una grande
confusione ed incertezza”, spiega l’Avv. Francesco Saverio Del Buono,
presidente dell’associazione Unione tutela degli inquilini. “A meno di 20
giorni dal pagamento della prima rata, molti inquilini infatti non sanno se e
quanto devono pagare, dovuto anche al fatto che molti comuni solo nelle ultime
settimane hanno approvato il regolamento di applicazione e le aliquote di
questo tributo.
Tanto più che il tributo
va pagato in autoliquidazione, cioè non viene inviato dal Comune alcun avviso
di pagamento con il calcolo di quanto dovuto, ma è il contribuente a dover
calcolare quanto deve versare, e in alcuni comuni invece si pagherà in un unica
soluzione entro il 16 dicembre”.
Per andare incontro alle
esigenze dei cittadini, e cercare di fare chiarezza, abbiamo censito la
situazione di tutti i comuni della Provincia di Bari, indicando in una tabella
che stiamo pubblicando sul nostro sito http://unionetuteladeglinquilinibari.wordpress.com , per ogni comune se il
tributo è dovuto, l’aliquota, e la percentuale a carico dell’inquilino (tra il
10 ed il 30% massimo dell’intero importo).
Infatti non in tutti i
Comuni il tributo verrà pagato dagli inquilini; alcune amministrazioni, tra cui
quella del capoluogo, hanno deciso di applicare l’imposta solo agli immobili
adibiti a prima casa, che negli stessi comuni sono esenti da IMU, anche per non
gravare sugli inquilini su cui anche solo in parte sarebbe andata ad incidere
la TASI nel caso di applicazione agli immobili affittati ad uso residenziale.
La nostra associazione
invita gli inquilini a rivolgersi alla stessa per informazioni e per assistenza
nel calcolo dell’importo dovuto, evitando problemi che possono derivare da una
mancata informazione e da un errato calcolo di quanto dovuto.