Ci sono bitontini di tutti i tipi.
Alle estremità di questo ventaglio d’umanità varia (e, troppo spesso, avariata), da un lato c’è gente come Angelo, dall’altro i “proprietari” di mille mani crudeli e ignote.
Spieghiamo.
Quest’estate, l’Angelo succitato, innamorato della nostra terra come pochi, ha fatto da guida ad un gruppo di turisti provenienti da Venezia sulle tracce della via Francigena.
Trattasi d’un percorso d’epoca longobarda che s’inseriva sull’antica via romana voluta dall’imperatore Traiano che univa Beneventum a Brundisium e che da lui prese il nome.
Insomma, siamo nel cuore della Storia.
Ed ecco sbucare i barbari, quelli veri, rigorosamente bitontini, che hanno devastato e letteralmente stuprato il tratto della celebre strada che da Butuntum menava a Rubi.
Andare a vedere la campagna del prolungamento di via Traiana e inorridire indignandosi sarà per voi la stessa cosa.
Carcasse di elettrodomestici ovunque, parafanghi d’auto, damigiane di vetro e di plastica, copiosi residui di laterizi, persino un salotto dismesso con mobili e poltrone d’ogni foggia e colore.
Sopra gli ex muretti a secco completamente distrutti, giacciono rifiuti orrendi e assassini.
Uno scempio inenarrabile.
Solo a Bitonto siamo in grado di uccidere in un colpo solo la Natura e la Storia…