I casi di obesità e sindrome
metabolica sono in crescita in tutto il mondo, mentre il legame tra obesità e
cancro diventa sempre più evidente.
Alcuni studi epidemiologici
indicano che l’aumento dell’obesità, la sedentarietà e il consumo prolungato e
serale di cibi ad alto indice glicemico ci abbiano resi più inclini allo sviluppo
di tumori. Mangiando, alimentiamo le cellule tumorali e ne favoriamo la
proliferazione.
Sarà proprio il legame tra nutrienti, ormoni, geni e
metabolismo il tema della lezione magistrale targata AIRC alla conferenza mondiale “The Future
of Science”, che si terrà a Venezia il prossimo 20 settembre.
Ne parlerà Antonio Moschetta,
Professore associato di Medicina Interna presso l’Università di Bari Aldo Moro.
Proprio per gli importanti risultati
ottenuti nello studio delle vie metaboliche dei lipidi e la loro correlazione
con sindrome metabolica e cancro, il professor Moschetta ha ricevuto a
giugno 2014 il prestigioso Richard E. Weitzman Award della Società di
Endocrinologia americana.
«Cambiamenti
sostanziali delle nostre abitudini alimentari e dello stile di vita hanno
contribuito alla nostra attuale maggiore suscettibilità all’insorgenza di vari
tipi di tumori, primi fra tutti quelli di seno e colon retto. Ma appare sempre
più evidente un legame anche con quelli di prostata, ovaio, pancreas, fegato,
rene e persino cervello. Un motivo cruciale sta nel fatto che offriamo al
cancro la possibilità di crescere più velocemente perché gli forniamo la ‘benzina’
di cui ha bisogno: glucosio per produrre energia e insulina per proliferare», afferma Moschetta.
La lectureAIRC
chiuderà il ciclo di incontri di the Future of Science 2014.
L’Associazione italiana per la
ricerca sul cancro
AIRC svolge la sua attività dal
1965 ed è la prima associazione non profit italiana per numero di soci e
donazioni ricevute. Nel 2013 ha destinato alla ricerca sul cancro oltre 94 milioni di euro,contribuendo, con un processo di selezione meritocratico e trasparente, a
indirizzare strategicamente la ricerca sul cancro in Italia. Garantisce risorse
a 5000 ricercatori che conducono avanzati programmi di ricerca e sostiene i
giovani ricercatori di talento con percorsi dedicati di formazione e
specializzazione. Per maggiori informazioni www.bilanciosociale.airc.it/