Una Piazza Cattedrale
gremita saluta il Bitonto Blues Festival.
Un numero di spettatori
che va a sommarsi a quello che negli scorsi due giorni ha invaso il Teatro
Traetta e dintorni e che decreta la riuscita della seconda edizione della
kermesse organizzata dall’associazione “Blu & Soci” guidata da Beppe Granieri.
Nonostante il meteo non
troppo benevolo che ha costretto a cambiare location e a rinunciare agli eventi
paralleli del “Parco delle Arti…in Blues”, la tre giorni non può essere che
considerata un successo, garantito anche dagli artisti di spicco e le star
internazionali che la nostra città ha ospitato.
Dopo Carl Wyatt & The
Delta Voodoo Kings della seconda serata, infatti, anche ieri, il BBf ha potuto
contare su una band estera. I Mudcat
& Atlanta Horns hanno portato il sapore del Made in U.S.A., la patria
del blues, sul palco e in platea. Il leader della band Danny Peter Dudeck infatti ha coinvolto e travolto il pubblico,
portando il suo sound direttamente tra la gente. La sua simpatia va ad unirsi a
quella di Eskil Wetterqvist (batteria e washboard), Shannon Kirk (basso)
e di David Evans (chitarra e flauto)
dei Mudcat e a quella degli Atlanta Horns, il trio di fiati
composto da Mico Bowles (tromba), Daryl Dunn (sassofoni) e Lil’ Joe Burton (trombone), dando vita
ad uno spettacolo divertente e di qualità.
L’esibizione
degli statunitensi è stata al centro della serata. Prima di loro sul palco Gabriele Dodero Blues Trio.Accompagnato al basso da Marc Abrams e
alla batteria da Valerio Abeni, il
giovane padovano ha trasportato il pubblico da atmosfere bluesy e sofisticate, fino al
funk più grintoso.
A concludere la serata e la rassegna, invece, sono stati i
napoletani Blue Stuff. Il gruppo
blues, tra i più noti e longevi del panorama italiano, è guidato dal
batterista, cantante e compositore Mario
Insenga. Non solo musica, ma anche analisi ironica della situazione
politica e sociale italiana nello show. «Il
blues è raccontare i problemi, la sola musica la lasciamo agli altri» è
stato il commento dello stesso Insenga, accompagnato da Lino “Cient’anne ‘e salute” Muoio alle chitarre, Francesco Miele al contrabbasso e Sandro Vernacchia al dobro.
Come al solito, grande
jam finale. La scoppiettante improvvisazione di tutti gli artisti della
serata ha fatto letteralmente balzare dalle sedie gli spettatori che hanno
ballato e partecipato all’esibizione dalla platea.
Acousti.Co – The Band, Bluestouch Slideband e Matteo Sansonetto Blues Revueinsieme all’“Action Painting… in BLUES” di Annalina & Ki Kal nella prima serata, Angela Esmeralda & Sebastiano Lillo, Blue Cat Blues e Carl Wyatt
& The Delta Voodoo Kings nella seconda e Gabriele Dodero
Blue Trio, Mudcat & The Atlanta Horns e Blue Stuff ieri, hanno alzato l’asticella del Festival
bitontino che dà appuntamento alla Winter Edition e già si prepara per
l’edizione 2015 con la sfida lanciata dal presentatore delle serate Pierluigi Morizio: «Meglio di così non si può, ma ci proveremo».