EUn successo annunciato per la quindicesima edizione del Giovinazzo Rock Festival,
kermesse musicale che ha coinvolto la nostra città limitrofa dal 2 al 4 agosto
scorso.
Ma l’elemento bitontino non poteva mancare.
Sono
stati presenti con il loro camper anni ’80, simpaticamente ribattezzato Vostok100k, Lorenzo Scaraggi e Peppino
Guardapassi.
I
due – l’uno bitontino, l’altro della vicina Santo Spirito – hanno acquistato il
mezzo nel 2011 e da allora, con tanto di mappe cartacee, bussola e cuore sulla
strada, stanno cercando di intraprendere la missione più ambiziosa per ogni
uomo: il giro del mondo.
Nel
week end musicale si è potuto sbirciare nella cambusa, sedersi al posto di
guida, accomodarsi sui divanetti per parlare con i due moderni Ulisse.
L’abbiamo fatto anche noi e le novità per tutti non
mancano.
«La
gente si è avvicinata incuriosita – ci ha raccontato
Lorenzo – e ci guardava con lo sguardo
sognante con la voglia di ascoltare i nostri racconti e magari raccontarci
delle loro avventure».
È come se il Vostok100k fosse una barca ormeggiata per
un attimo in porto: «Per rendere tutto ancor più veritiero ci siamo avvalsi –
spiega ancora Scaraggi – del supporto
tecnico di un maxischermo (offertoci da un’azienda bitontina) su cui abbiamo
proiettato le immagini dei nostri viaggi».
«È
stata la prima uscita pubblica – conclude, sorridendo -, è servito a
presentarci e presto ci saranno molte novità. Abbiamo una backline di persone
che stanno lavorando con noi, che stanno credendo nel nostro sogno e questo ci
fa felici».
Una delle sorprese che Peppino e Lorenzo hanno nello
zaino dei loro desideri è quello di lanciare, già nella prossima settimana, un contest sulla loro pagina Facebook (https://www.facebook.com/vostok100k).
Il tema è ancora segreto, ma il premio sarà molto
ambito: un intero week end a bordo del Vostok100k con i due viaggiatori.
Al Giovinazzo Rock Festival, però, si è parlato di
Bitonto anche per altre circostanze legate al gruppo punk rock italiano CCCP: è stato Massimo Zamboni – storico componente del gruppo – a dichiarare ad
una radio partner del festival in diretta che sarebbe Luigi Ghirri l’autore della storica foto che ritrae il muro della nostra
città su cui campeggia (anche se ora è un po’ sbiadita) la scritta “CCCP” con l’immagine in
lontananza della basilica dei Santi
Medici, finita sulla copertina di “Ecco
i miei gioielli”.
Pare che Ghirri, come riportano i colleghi di Giovinazzolive,“di passaggio a Bitonto e incuriosito
dalla scritta l’aveva fotografata e inviata al gruppo che, dopo la sua morte(febbraio 1992, ndr), aveva deciso di utilizzarla per l’Lp come
omaggio a un amico perduto contravvenendo al parere negativo delle major che
non approvavano quella scelta”.
Il fotografo emiliano ha effettivamente collaborato con
il gruppo almeno per l’album “Epica
Etica Etnica Pathos” che a differenza dell’altro – “Ecco i
miei gioielli”– riporta in maniera palese la firma di Ghirri per la foto
scattata a Villa Pirondini di Rio Saliceto. Sarebbe stato un onore per i musicisti presentare la firma dell”illustre amico fra i credits, no?
Che facciamo, ci fidiamo? E se, invece, il mistero più affascinante e intrigante da scoprire fosse scoprire chi fece quel disegno?