Tutti presenti. Associazioni
specifiche di categoria e quelle legate, in un modo o nell’altro, alla mobilità
sostenibile. E, quel che più conta, le adesioni sembrano essere maggiori
rispetto a quelle dello scorso anno.
La Settimana europea della mobilità sostenibile
(16 – 22 settembre) sembra partire con il piede giusto, e ieri, nel primo
incontro programmatico organizzato dal vicesindaco Rosa Calò, si sono gettate
le basi per l’edizione 2014, che avrà per slogan “La nostra strada. La nostra scelta”.
Protagonista indiscussa, ovviamente,
sarà la mobilità, non però intesa soltanto come andare in bicicletta, ma anche
utilizzare meglio e più frequentemente i mezzi pubblici (quelli urbani sono
desolatamente vuoti, ndr), e magari fare arrivare quelli che ci sono non soltanto
fino a Mariotto, ma anche un po’ oltre, magari fino a villa Torrequadra.
Mobilità, però, va a braccetto con
rispetto dell’ambiente. E con il Piano azione di energia sostenibile (Paes), il
grande progetto di energia sostenibile che i Comuni devono necessariamente
presentare alla Commissione europea entro dicembre. E proprio da Bruxelles le
direttive sono chiare: entro il 2020, si deve necessariamente ridurre del 20%
le emissioni di anidride carbonica nell’aria, e aumentare quelle derivanti da
fonti di energia alternativa.
«Nei
mesi scorsi abbiamo indetto un bando di gara per la realizzazione del Paes – spiega
Calò – e abbiamo già aperto le buste.
Stiamo controllando se le aziende che hanno presentato domanda siano
compatibili con i requisiti minimi, e dopo di che daremo la concessione della
realizzazione. Una volta realizzato, poi passerà al vaglio del Consiglio
comunale ed entro dicembre dovremo inviarlo a Bruxelles per il controllo della
Commissione europea».
Secondo Francesco Mundo, consigliere
comunale e membro della neonata associazione “Colibrì”, mobilità rientra anche
in quella pratica di conoscenza e tutela del territorio da visitare anche a
piedi, con escursioni e attività sportive nelle campagne come corse podistiche
e atletica.
Poi l’amara constatazione, risalente
anche a un video girato qualche anno fa con i ragazzi dell’Itis “Alessandro
Volta”: «Chi riempie le campagne di
copertoni e di gomme è un evasore fiscale che perciò ci danneggia due volte».