È vero, Bitonto è piena di gente per bene, che vuole e
fa di tutto per ottenere una città migliore, che si allontani dall’immagine che
ne dipinge la cronaca nera sui giornali, spesso persino accusati di calcare
troppo la mano, solo perché “grazie a quella si fanno più letture”.
Ma la realtà è che la nostra città è ancora lontana
dagli ideali di rispetto delle regole e legalità, se non si può stare
tranquilli neppure nella Casa Comunale. E se, a mio avviso, è prima di tutto
una questione culturale, mi dispiace dover constatare personalmente che la
carenza del sistema di sicurezza dei cittadini certo non aiuta.
Entrata a Palazzo Gentile, nella mattina di ieri, a
bordo della mia bicicletta, dopo essermi intrattenuta per non più di cinque
minuti in uno degli uffici a piano terra, nelle cui vicinanze l’avevo lasciata,
ne sono uscita a piedi…
Non si può dire, purtroppo, che sia questa la notizia,
data la frequenza dei furti di auto e bici a Bitonto.
Sorprende, però, e
non poco, il fatto che sia successo
proprio all’interno della Casa Comunale e che in essa non esistano circuiti di
videosorveglianza né sia prevista vigilanza di alcun tipo, a cui si è aggiunta
l’occasionale chiusura, ieri, dell’ufficio informazioni, all’ingresso.
Il Comune, frequentato quotidianamente dai cittadini,
non solo da assessori e consiglieri, è anche e soprattutto sede di archivi di
pratiche e documenti dei cittadini stessi, come è possibile una cosa simile?
Oltretutto
considerando che questo non è certo stato il primo ed isolato episodio…
Per non parlare poi delle numerose campagne di
sensibilizzazione condotte negli ultimi anni, per promuovere la mobilità
sostenibile e l’uso delle biciclette, senza però mettere concretamente i
cittadini in condizioni di usarle comodamente. Solo ieri mi sono accorta della
presenza delle rastrelliere per bici nell’atrio del Comune, poche e
assolutamente non visibili, perché non segnalate in alcun modo.
Posto che la colpa è sempre e solo del ladro, credo che
sia doveroso garantire la sicurezza della cittadinanza, che quotidianamente
viene invece messa a dura prova.
Il valore economico degli oggetti è recuperabile (quello affettivo, incalcolabile), la
credibilità della città agli occhi dei suoi cittadini, purtroppo molto meno.
AmiAMO BITONTO! Ehm, spiegateci solo perché…