Nessuna partecipazione alla Commissione
paritetica istituita il 25 giugno scorso dal Consiglio comunale.
La grave accusa arriva direttamente dalla
Consulta del volontariato e dal Comitato consultivo misto Asl Bari DSS3 che, in una lettera inviata al sindaco Michele
Abbaticchio, all’assessore al Welfare Franco Scauro e al presidente del
Consiglio comunale Vito Palmieri, e agli organi di informazione, denunciano il
non coinvolgimento nei lavori della Commissione, nonostante la stessa abbia già
avuto modo di riunirsi nei giorni scorsi. Solo, però, nella parte riguardante i
componenti politici.
Una Commissione paritetica sui generis,
dunque.
«Nonostante i tentativi formali ed
informali di questo ufficio di Presidenza della Consulta del volontariato e
della segreteria del Comitato consultivo misto Asl Bari DSS3, quali organismi
istituzionali rispettivamente del Comune di Bitonto e della ASL Bari, di
partecipare attivamente e concretamente ai lavori della Commissione paritetica
per il “Potenziamento dei servizi sanitari Asl Bari di prossimità a Bitonto,
Palombaio e Mariotto” – afferma la pesante missiva – comunichiamo con rammarico l’impossibilità di questa Parte a
“lavorare” per il bene comune e partecipare alla collegialità della Commissione
democratica appena costituita, per la mancata “prima convocazione” nonché per i
successivi incontri “tecnici” o “politici” già peraltro avvenuti ed in corso in
queste ore».
«La componente politica della
Commissione, individuata nei componenti consiglieri Ciccarone, D’Acciò,
Damascelli, Ricci – prosegue la lettera – ha iniziato i lavori
collegiali della Commissione, ma la componente istituzionale della cittadinanzattiva e della
partecipazione che rappresentiamo, inspiegabilmente ad oggi non ha ricevuto
formali /informali convocazioni alle adunanze, nonostante le continue sollecitazioni.
Appare un semplice disguido tecnico di convocazione, ma si palesa invece un forte contrasto insito di fondo e di
principio sulla prerogativa di partecipazione allargata e di contributo storico
ai lavori “collegiali” della Commissione che questa parte può e vuole
assicurare».
In questo modo – ragionano dalla Consulta
– si mette a rischio il vero senso e il vero motivo fondativo della Commissione
paritetica.
«Si disattende così, a nostro parere,
la ratio della costituzione e delle finalità sinergiche di una Commissione
istituita ad hoc, su un tema così sentito dall’intera comunità, volutamente
“collegiale, allargata e paritetica alle componenti di partecipazione istituzionale
statutarie del Comune di Bitonto e della ASL Bari”, poiché, alla luce della
legittima competenza tecnico-politica in seno alla 4^ Commissione consiliare
permanente, ad oggi regolarmente attiva a carico della comunità. Logiche a noi
sconosciute, distanti dalle scriventi e apparentemente incomprensibili,
vorrebbero delegare alla componente della Consulta e del Ccm Dss3
un semplice ruolo di “partecipazione di protocollo” in seno alla Commissione, a
fronte di una “univoca competenza politica” attribuita alla stessa, monade
deputata a garantire in autonomia e stabilire i lavori
della Commissione, che così diverrebbe pienamente un “doppione istituzionale”,
come sopra richiamato».
La conclusione, poi, è una stoccata,
neanche tanto velata, alla politica locale, che la Consulta definisce pura «presenza
formale di cittadini», e non «concreta “esperienza concertata e
condivisa».
«Invitiamo gli organi istituzionali
preposti in tema a ridurre le distanze culturali sui principi
“innovativi”, sebbene ormai ventennali, anche alla luce del duro percorso 2014
-2020 che ci attende… e della questione “Citta Metropolitana”, auspichiamo
insieme ma anche in sinergia».