Rapina alla Posta, ieri pomeriggio.
Un altro atto violento che mostra come questi criminali osino sempre più, sfidando le forze dell’ordine, presenti quotidianamente nel contrastare i fenomeni illegali, ma tristemente in “affanno” e di sicuro non per loro colpa.
Una cittadina come Bitonto avrebbe bisogno di un’attenzione particolare, quel presidio, quei rinforzi, tanto promessi, ma che stentano ad arrivare.
Certo, i numeri parlano chiaro e mostrano un quadro delinquenziale degno di una metropoli, un triste primato, che vorremmo tanto che non riguardasse più Bitonto.
La realtà, purtroppo, ci racconta ben altro.
E mentre il popolo onesto reagisce con la bellezza degli eventi, con il fiorire di manifestazioni di cultura e divulgazione del patrimonio storico-artistico di Bitonto, bellezze uniche, che in molti invidiano e che invito tutti a visitare.
Quelle strade ricche di storia e tradizione vengono però violentate dalla criminalità che non si arrende al cambiamento, ma che pizzica in ogni dove e che deturpa il vivere dei Bitontini onesti.
L’altra faccia della medaglia, brutta, oscura cancella quell’aria di festa e gioia che si vive di notte e che lancia messaggi positivi, una speranza, una realtà di crescita culturale, di valorizzazione del bene comune.
Che bello vedere quelle piazze gremite, quel popolo riappropriarsi degli spazi e vivere la propria città, sensazioni uniche, e diamo merito a chi ne è autore e protagonista.
A loro dico: bravi , siete l’esempio positivo del rinnovamento.
Ed allora perché non terminare l’opera, perché non chiedere allo Stato, a chi è garante dell’ordine pubblico di intervenire.
Perché non chiedere che una volta per tutte lo Stato mostri i denti e spazzi via questi miserabili criminali, mostrando la forza della legge e il rispetto della legalità?
Perché non si dà voce a chi più volte ha chiesto un intervento contro il dilagare di rapine, furti e atti criminosi?
C’è però chi invece sposa la filosofia del silenzio, del basso profilo, del demandare a terzi un qualcosa che è parte di tutti, quella serenità che è un diritto, non certo un atto caritatevole.
Noi siamo sicuri che chi di dovere interverrà con forza e determinazione e siamo sicuri che presto questo fenomeno malavitoso sarà debellato e che, dopo la notte, pure di giorno si potrà gioire e godere della propria città “liberi”.
Forza Bitonto…