A conclusione dell’anno scolastico 2013/2014, martedì gli studenti dell’European Language School hanno rappresentato sul palco del Teatro Traetta “Scherzo di una notte di mezza estate”, che è una rivisitazione di Franco Damascelli di “Sogno di una notte di mezza estate” di W. Shakespeare.
A seguire c’è stato un interludio di note in libertà’ curato da Pino Maiorano e che ha visto protagonista il giovane mariottano Gaetano De Bartolo, ex studente del liceo, oggi al conservatorio di Bari. Presenti Domerio Mundo, preside della scuola, Fiorella Carbone e Gianni Manente, i suoi gestori, Vito Masciale, assessore alla pubblica istruzione, e Giovanni Lopopolo, dirigente vicario USP di Bari.
Puntati i riflettori sul palco del Traetta, gli spettatori son stati attirati dalle melodiose note di uno strano strumento: lo hang. E’ uno strumento dalla forma lenticolare, che pochi conoscono, creato in Svizzera dalla PanArt viene suonato con uno sfioramento della mano e appoggiato sulle ginocchia.
Gaetano De Bartolo ha acceso l’atmosfera con un suono metallico, chiaro e caldo.
Fiorella Carbone ha ringraziato tutti i presenti, l’equipe scolastica e coloro che hanno contribuito alla realizzazione dello spettacolo: «La scuola di oggi non so se è migliore o meno rispetto a quella del passato, sta di fatto che è cambiata, conservando solo alcuni punti di riferimento. La nostra è una scuola paritaria che punta sulla qualità della preparazione dello studente, l’impegno è notevole, si fa sempre più gravoso perché subisce i disagi, frutto della crisi economica e sociale che stiamo vincendo».
Si è entrati nel vivo dello spettacolo con l’entrata in scena dei ragazzi con “Scherzo di una notte di mezza estate”. Il testo e le musiche della rappresentazione teatrale sono stati curati da Betty Lusito. Mentre dei costumi si è occupato Piergiorgio Meola. La commedia in parodia prevedeva l’incastro complesso di tre storie alla celebrazione del matrimonio fra Teseo, duca di Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni. Un gruppo di artigiani-attori prepara una recita per l’occasione, mentre Titania e Oberon, rispettivamente regina e re delle fate, presumibilmente protettori dei talami nuziali, sono in lite fra loro e assistono nel bosco, tra un dispetto e l’altro, all’incontro tra amanti incompresi, amanti in fuga, amanti non corrisposti. Ermia è costretta dal padre Egeo a sposare Demetrio, pur amando Lisandro. A sua volta Demetro è amato da Elena. Ermia e Lisandro fuggono nel bosco, inseguiti dagli altri due amanti. Nascono perciò ilari schermaglie d’amore, che Oberon cerca di risolvere con il fiore dell’amore svagato, che fa innamorare della prima persona che la vittima vede al suo risveglio e che lui ha usato anche con sua moglie Titania per vendetta. Per una serie di equivoci sia Demetrio che Lisandro si innamorano di Elena, Titania di Belindo, asino della compagnia degli artigiani. Oberon, accortosi dello sbaglio, risolve tutto con il fiore dell’amore sbagliato. Giunge il momento delle nozze di Teseo e Ippolita, a cui tutto il regno partecipa. Gli artigiani inscenano lo spettacolo di Piramo e Tisbe. Alla fine Puck, il folletto, entra in scena e dice che se lo spettacolo non è piaciuto al pubblico, questo può far finta di aver dormito, e può quindi considerare lo spettacolo come un prodotto dei sogni, e che se lo lasceranno fare, farà ammenda.
Chiuso il sipario, uno scroscio di applausi ha mostrato il subitaneo successo della rappresentazione che ha divertito per gli equivoci, l’interpretazione mimica e la rivisitazione linguistica dell’opera di Shakespeare. «Un altro anno scolastico è volato via e siamo qui a festeggiare questo traguardo – è intervenuto il Preside Mundo -. Tutto vola via, ma ci restano quelle mura gialle che ci hanno visto vivere. Tutti insieme come colleghi e amici soprattutto. A ciascuno di loro va il mio ringraziamento». E ancora: «Un grazie alla tenacia e alla forza di volontà, alla passione che in un anno si è mostrata nello studio e nella partecipazione a diversi concorsi anche a livello nazionale. Degno di nota è in particolar modo quello delle “Libertà negate, conquistate e cercate”».
Il preside ha ringraziato tutti e dedicato lo spettacolo al Prof. Angelo Morea, che recentemente ha lasciato tutti noi. «Un plauso va al di la dei gestori e dei ragazzi che sono veri protagonisti, alle famiglie che sono importanti nella formazione dei loro figli – ha affermato Vito Masciale -. Il teatro è emozione e per questo noi offriamo ai cittadini la possibilità di poter salire su questo palco. Questa è una città che offre tantissimo e che va vissuta. Dobbiamo continuare ad investire nella cultura».
«Saluto e ringrazio i gestori della scuola perché così ho avuto la possibilità di conoscere meglio questo mondo – ha preso parola Giovanni Lopopolo –. A nome di tutti devo dirvi che gli applausi di questa platea sono stati spontanei per la bravura dei ragazzi. Anche questa è scuola perché crea interazione. Raccolgo l’invito a portare nelle altre scuole il senso di disagio comunicatomi. Non dobbiamo mai disperare, ma dobbiamo augurarci il meglio».
A concludere la lieta serata i ringraziamenti speciali degli studenti ai loro professori, l’annuncio a tutti gli attori della vincita di un biglietto gratuito per la partita Bari – Novara, la performance di Gaetano De Bartolo e quella canora di alcuni studenti e la dedica finale, a Fiorella, di tre degli studenti più vivaci ma che a fine corso hanno voluto testimoniare che con il suo impegno e amore per i giovani riesce a trasformare anche quei caso ‘impossibili’ .
E’ stato successo per : Ylenia Acquafredda, Giuseppe Antonino, Alessandra Barba, Patrizia Battista, Elena Caldarola, Carlotta Cavaliere, Simona Desantis, Elisa DiNoia, Ines Froio, Viviana Labianca, Manuel Mangini, Claudia Mezzina, Valentina Morea, Nicola Murgolo, Mada Papapicco, Matteo Perrini, Angela Raguseo, Francesca Rubino, Noemi Scaraggi, Tullio Tambone e Marco Vacca.