Un incontro con
quelle liste civiche (Città Democratica, Giovani per Michele Abbaticchio,
Laboratorio, Per un cambio generazionale vero, Progetto Comune), che hanno
organizzato l’iniziativa “Verso le Europee”, per «capire insieme se da
queste Europee può partire insieme un nuovo confronto su programmi, idee,
valori».
La richiesta arriva
dal Partito democratico, che all’improvviso sembra voler riaprire quel discorso
iniziato circa un anno fa con il Forum del centrosinistra, ma subito
interrotto.
«Il 25 maggio ci
aspettano due appuntamenti fondamentali per la vita democratica del paese e
dell’Europa: il rinnovo del Parlamento europeo e, per la prima volta nella
storia, l’elezione del prossimo presidente della Commissione. Due appuntamenti
imprescindibili per cercare di dare una sterzata al percorso che l’Europa sta
percorrendo», principia Biagio
Vaccaro, il segretario del principale partito del centrosinistra, in una
lettera inviata alle liste civiche un paio di settimane fa.
«In questi ultimi
anni l’Europa – continua la missiva – è stata vista dai cittadini come
una guida austera, governata da una tecnocrazia che non ha compreso bene le
necessità dei cittadini. Le azioni del governo europeo non hanno fatto in modo
che questa idea fosse smentita. Non possiamo che imputare la responsabilità di
questa situazione alla maggioranza conservatrice che governa l’UE». È
necessario un cambiamento, allora, che può venire – è convinto Vaccaro –
soltanto votando Partito democratico e il Partito socialista europeo, a cui il
Pd (e il Psi) confluisce ufficialmente a Bruxelles/Strasburgo. «Ma il
cambiamento potrà restare solo un sogno se i cittadini con il loro consenso non
sosterranno il programma che il Pse si è dato e che ha approvato proprio a Roma
il primo marzo scorso. Il programma prevede il ritorno alla creazione di posti
di lavoro, a un’economia produttiva e a un senso di comunità e di rispetto per
le persone. È un impegno per ridare speranza ai nostri giovani», assicura
il giovane segretario democratico. Convinto che per avviare il motore del
rinnovamento si debba partire proprio da Bitonto, dove «negli ultimi anni si
sono costituiti diversi movimenti civici che hanno nel loro Dna una tradizione
culturale e politica che si riconosce nei valori sopra enunciati, in cui riconoscersi deve essere l’elemento fondante
per poi ottenere il voto dei cittadini». Ed è proprio per questi elementi
comuni, allora, che il Partito democratico chiede un incontro a queste liste
civiche, (che si stanno impegnando «per far capire ai cittadini che l’Europa
non è solo quella degli “spread” o dei “tagli” ma è anche una grande
opportunità»), per (ri)mettere le basi di una nuova e sola sinistra
cittadina.