Meno spese per la
telefonia mobile, per le questioni idriche e fognarie e per la riscossione dei
tributi.
Da Palazzo Gentile sembrano aver abbracciato la spending review, e nei
giorni scorsi hanno licenziato il piano triennale di riqualificazione e razionalizzazione
della spesa 2014 – 2016.
Il Comune ha deciso
di rispondere presente alla legge n° 111 del 2011, che obbliga gli enti locali
a predisporre precise linee guida per il contenimento della spesa e di
adottarle entro il 31 marzo di ogni anno tramite specifici piani triennali. Che
l’amministrazione comunale ha adottato per la telefonia mobile, per le spese
idriche, al servizio di gestione tributi.
Per il capitolo
spese telefoniche, dal comando di polizia municipale hanno preparato un piano
che prevede un risparmio di oltre 17 mila e 500 euro nel triennio 2014 – 2016
(circa 6 mila all’anno). «Nel triennio 2011/2013, la spesa sostenuta per la
telefonia mobile è stata di € 34.080,78.
Nel triennio 2014/2016 si prevede una
riduzione della spesa pari ad € 17.580,78 con l’adesione
all’offerta Telecom Tim to Power plus, in quanto non sarà corrisposta la tassa di concessione
governativa di € 12,91 mensile per le 40 SIM in dotazione al comune di Bitonto», si legge nella nota predisposta dagli uffici di via
Dossetti.
Ne consegue che, per i prossimi tre anni, poco meno di 8 mila euro
(il 50% della somma risparmiata dalle tariffe telefoniche) saranno utilizzati
per incrementare il budget della produttività selettiva.
Nel campo della
gestione dei rifiuti, invece, fino al 31 dicembre scorso Palazzo Gentile
elargiva poco meno di 300 mila euro alla Cerin per la riscossione dei tributi
Ici, Imu, Tarsu e Tares. Dal 1° gennaio, invece, con la decisione di
internalizzare il servizio (con la coadiuvazione della “Servizi locali S.p.A”
per le attività di recupero accertativo e coattivo), «per l’esercizio 2014
si prevede di conseguire un risparmio sulla gestione del servizio pari ad €
61.956,00 e di € 20.000,000 negli anni 2015 e 2016 anche ipotizzando l’avvio
nella seconda metà dell’anno in corso della gara per l’affidamento del servizio
di supporto alla gestione diretta delle fasi di accertamento, liquidazione e
riscossione ordinaria e coattiva delle entrate tributarie», sottolinea il
piano predisposto dal dirigente ad interim Andrea Foti.
Palazzo Gentile
prevede risparmi anche per la rimodulazione del debito della ex Inpdap per le
quote di pensioni sui benefici contrattuali. Nel triennio 2011 – 2013 sono
stati versati poco meno di 9500 euro, mentre dall’anno in corso se ne spenderanno
5 mila, quindi quasi la metà in meno. Tutto grazie all’accordo, stipulato a
settembre, «per il pagamento in unica soluzione delle quote per benefici
contrattuali relative ad alcuni ex dipendenti, al fine di conseguire un
risparmio in termini di interessi sulle quote rateizzate».
Novità arrivano
anche dal fronte sulle spese idriche e fognarie. Dal prospetto preparato sempre
dal dirigente Foti, si evince che «la media della spesa per le utenze
idriche e fognarie sostenuta nel triennio 2011 – 2013 è pari ad € 205.301,33
mentre la media delle entrate per recupero utenze di immobili locati, sempre
nel medesimo triennio, è stata pari ad € 10.755,20». Per gli anni 2014 –
2016, la spesa si riduce a 195 mila euro, grazie a un preciso piano studiato
dal Comune con il quale si intende verificare la presenza di elementi che
consentano miglioramenti del servizio, l’individuazione delle cause degli
eccessivi consumi e la relativa razionalizzazione.