Nuova presentazione
di un libro di saggistica storica e approfondimento sociologico su fatti legati
al passato, a Bitonto, presso il Salotto Letterario “Centro Studi G. Degennaro”(largo Teatro, 7).
Mercoledì 16 aprile,
alle ore 18,30, Riccardo Riccardi presenterà il suo ultimo studio: ”Una
famiglia borghese meridionale”, Rubbettino edizioni.
Dialogherà con
l’autore Enzo Robles, per anni docente di Storia della Chiesa e del Movimento
cattolico all’Università di Bari e di Storia contemporanea all’Università di
Foggia.
A moderare il
dibattito, Marino Pagano, giornalista.
Letture a cura diAntonella Pagano.
Riccardo Riccardi,
giornalista e saggista, si dedica da molti anni alla ricerca storica,
privilegiando soprattutto gli aspetti politici ed economici del Meridione in
età moderna e contemporanea.
Ha pubblicato: “I
Pomarici. Storia di un’antica famiglia meridionale”, Levante editori, 2003; “I
Pomarici di Matera. Vicende di un casato e di un palazzo”, Levante editori,
2006. Collabora con “Risorgimento e Mezzogiorno” del Comitato di Bari
dell’Istituto per la Storia del Risorgimento; con “Studi Bitontini” per il Centro
Ricerche di Storia e Arte; con il quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno”.
Sulla presenza di
Felice Garibaldi, fratello del più noto Giuseppe, nella nostra città, ha
presentato anni addietro il volume “L’impresa di Felice Garibaldi e il
Risorgimento in Puglia (1835-1861)”, Congedo 2010.
Il libro in
presentazione mercoledì approfondisce la vicenda dell’eccidio delle sorelle
Porro, su cui già si è spesso parlato e discusso con pubblicazioni varie nei
decenni scorsi, ma poco, invece, si è indagato sulla formazione sociale ed
economica della borghesia agraria pugliese e dell’intero Mezzogiorno.
Oggi, questo lavoro,
calato nella realtà storica, economica e sociale andriese, mette a fuoco quasi
tre secoli della dinastia Porro.
Come la maggior parte
delle famiglie della borghesia pugliese e meridionale, i Porro non hanno radici
nell’antica nobiltà di sangue, ma pur d’estrazione rurale, costruiscono
all’ombra della grande proprietà del patriziato cittadino e del clero
ricettizio – una spettacolare vicenda di mobilità della ricchezza.
La storia dei Porro
evidenzia come un innato dinamismo e un grande fiuto per gli affari siano stati
la forza necessaria ad abbattere le vecchie eredità feudali e cetuali
settecentesche, per affrontare i temi della trasformazione del mercato
fondiario e dell’agricoltura “commercializzata”, della mobilità sociale, della
modernizzazione degli apparati statali ottocenteschi.
Le loro passioni e i
loro conflitti offrono un esempio vivo e concreto della famiglia e della vita
privata di matrice borghese, attraverso la descrizione di caratteri individuali
chiari e precisi.