Prestigioso risultato conseguito da Antonella Leccese, allieva al Quinto Anno del Liceo Classico “C.
Sylos” di Bitonto, che ha brillantemente
superato la fase regionale di selezione per la partecipazione alle Olimpiadi
nazionali di Lingue e Civiltà Classiche. La promettente latinista si è
cimentata nella traduzione e nel commento di un brano tratto dal libro VIII
delle Storie di T. Livio, che qui proponiamo nella traduzione della stessa
Leccese, con testo latino a fronte.
T. Livio Ab U C VIII, 13
Priusquam
comitiis in inequentem annum consules
rogarent, Camillus de Latinis populis ad senatum rettulit atque ita disseruit :
“Patres
conscripti, quod bello armisque in Latio
agendum fuit, id iam deum benignitate ac virtute militum ad finem venit. Caesi ad Pedum Asturamque sunt exercitus hostium; oppida latina omnia
et Antium ex Volscis aut vi capta aut recepta in deditionem presidiis tenentur vestris. Reliqua consulatio est, quoniam rebellando saepius nos
solicitant, quonam modo perpetua pace quietos obtineamus. Di immortales ita vos potentes huius consilii
fecerunt ut, sit Latium deinde an non sit, in vestra manu posuerint; itaque
pacem vobis, quod ad Latinos
attinet, parare in perpetuum vel
saeviendo vel ignoscendo potestis. Vultis crudeliter consulere in deditos
visctosque? Licet delere omne Latium, vastas inde solitudines facere, unde
sociali egregio exercitu per multa bella magnaque saepe usi estis. Vultis exemplo maiorum augere rem
Romanam victos in civitatem accipiendo? Materia crescendi per summam gloriam
suppeditat. Certe in firmissum longe imperium est quo oboedientes gaudent. Sed
maturato opus est quid quid statuere placet; tot populos inter spem metumque
suspensos animi habetis; et vestram itaque de eis curam quam primum absolvi et
illorum animos, dum exspectatione stupent, seu
poena seu beneficio preoccupari oportet.
T. Livio, Storia di Roma dalla Fondazione, VIII, 13
Prima che i consoli chiedessero
le elezioni per l’anno seguente, Camillo fece al Senato la relazione ufficiale
sui popoli latini e si espresse in questi termini:
“Senatori, quanto si dovette fare
in Lazio con la guerra e le armi, giunse infine a compimento per la benevolenza
degli dei e per il valore dei soldati. Gli eserciti dei nemici sono stati
sbaragliati a Pedo e presso il fiume Astura; tutte le città latine e Anzio dei
Volsci, espugnate con la forza o costrette alla resa, sono occupate dai vostri
presidi. Resta da decidere, poiché essi ci turbano piuttosto frequentemente con
le loro insurrezioni, in che modo possiamo mantenerli tranquilli in una pace
duratura. Gli dèi immortali vi hanno assegnato una tale autorità su questo
consiglio da rimettere in vostra mano se d’ora in poi vi sarà o meno un Lazio;
potete, dunque, o con la crudeltà o con il perdono, preparare per sempre una
pace nel vostro interesse, in quanto riguarda i popoli latini. Volete infierire
crudelmente sugli arresi e gli sconfitti? È lecito distruggere il Lazio intero,
creare immensi deserti nei luoghi da cui, spesso, reclutate per molte e grandi
guerre uno straordinario esercito alleato. Volete, su esempio degli antenati,
accrescere la potenza di Roma concedendo la cittadinanza ai vinti? Avete
l’occasione di espandervi con un’immensa gloria. Senza dubbio, la forma di
governo di gran lunga più stabile è quella di cui si rallegrano i subalterni. Ma, una volta
costituitala, è necessario che venga stabilita qualsiasi cosa sembri giusta;
avete tanti popoli con gli animi sospesi tra speranza e timore; è opportuno,
inoltre, che la vostra preoccupazione nei loro
Nostrum fuit efficere ut omnium
rerum vobis ad consulendum
potestas esset; vestrum est decernere quod optimun vobis reique publicae sit”.
confronti sia sciolta il più
presto possibile e che i loro animi siano predisposti alla pena o al beneficio,
mentre sono destabilizzati per l’attesa. Fu nostro dovere far sì che aveste
potere assoluto per deliberare; sta a voi stabilire quale sia il meglio per voi
e per lo Stato”.
Le Olimpiadi di Lingue e Civiltà Classiche, nate nell’ambito
del programma per la Promozione della cultura classica, vengono bandite, ogni
anno, dalla Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici del Miur.
Sono rivolte ai vincitori dei certamina, nazionali e locali,
che vengono censiti dai Comitati Olimpici Regionali, e si svolgono ogni anno
con il supporto scientifico e culturale del Comitato Istituzionale dei Garanti
per la Cultura Classica (decreto dir. prot. n. 0005373, 29 luglio 2011).
Le Olimpiadi sono una occasione di incontro e di festa per
tutti i partecipanti, studenti e docenti accompagnatori, oltre che di
approfondimento culturale sul mondo classico, sulle sue lingue e la sua storia.
La manifestazione è accompagnata da attività culturali e
eventi che puntano a valorizzare le peculiarità del luogo dove essa si svolge:
performance teatrali, concerti, percorsi turistici-culturali, convegni e
seminari con studiosi del mondo classico.
Quest’anno, terza edizione delle Olimpiadi, l’evento clou si
terrà a Palermo dal 5 all’8 maggio,
dove la nostra giovane studentessa potrà farsi valere in un contesto ancora più
ampio.