La crisi pare non placarsi e le speranze potrebbero diventare utopie.
Aumenta la rabbia soprattutto di
padri di famiglia che non riescono ad affrontare diverse difficoltà economiche.
Ieri mattina, il Comune è stato il luogo di
un episodio increscioso.
Un cittadino, seguito da sua moglie e da uno dei suoi
figli, ha aggredito verbalmente l’assessore Vito Masciale lamentando il mancato aiuto economico da parte dei Servizi Sociali .
Quotidianamente,
purtroppo, la rabbia di chi si sente schiacciato da onerosi pagamenti da
effettuare si tramuta in episodi spiacevoli a cui gli addetti del Comune e, a
volte, anche cittadini assistono.
Ne è un esempio attinente quello di ieri.
Un
padre di famiglia, dopo essere stato nell’Ufficio addetto ai Servizi Sociali, cerca disperatamente
qualcuno che possa aiutarlo. Il suo sguardo si incrocia con quello dell’ assessore Vito Masciale, mentre si
dirige nell’Ufficio del Primo Cittadino.
Ingiustamente volano parole offensive verso
chi non può aiutarlo e per poco vien evitata
la rissa. Subito dopo la Polizia
Locale cerca di placare l’animo del cittadino arrabbiato, che racconta
quali sono le sue difficoltà.
Reclama buoni
non sufficienti, reclama l’aiuto monetario per le bollette accatastate sul
suo tavolo e ricorda di aver rinnovato la domanda per i sovvenzionamenti
dovutigli.
Successivamente vien concesso l’incontro richiesto con il vicesindaco, Rosa Calò, che non ha potuto far altro che indirizzarlo verso possibili soluzioni e verso chi,
invece, può meglio aiutarlo.
«Io posso solo ascoltare le problematiche dei
cittadini e indirizzarli verso chi, invece, può fare qualcosa in più – dichiara il vicesindaco –. Non
possiamo bypassare i Servizi Sociali. Purtroppo la crisi dilaga ed episodi come
quello di oggi sono frequentissimi».
Nella nostra Bitonto i Servizi Sociali sono abbastanza
presenti e danno contributi dovuti a chi ha difficoltà economiche. I cittadini dovrebbero
conoscere quanto vien fatto per loro, non dovrebbero essere all’oscuro delle
procedure tecniche e in più aver rispetto del luogo dove loro si confrontano,
quindi delle risorse messe a disposizione.
«Noi
abbiamo destinato le nostre risorse ai beni di prima necessità come quelli
alimentari, farmaceutici e parafarmaceutici. – spiega l’assessore Francesco Scauro – Sosteniamo qualsiasi tipo di difficoltà come
le suore con i loro fitti, le persone che devono viaggiare per risolvere
problemi di salute. Sono stati messi, per esempio, a disposizione i PAC per l’infanzia e per gli
anziani».
In merito al recente episodio ha poi aggiunto l’assessore Scauro: « Spesso
siamo oggetto di questi episodi. La gente è arrabbiata e pensa che il Comune
possa fare qualcosa. Il nostro è un contributo e più di questo non possiamo
fare. Si spera in quanto promette lo
Stato e si rende nota la necessità di maggiori risorse».
La sofferenza, spesso, genera comportamenti violenti e irriguardosi, che offendono la dignità di tutti, a partire da chi è schiacciato dalla povertà.
Ma siamo davvero fuori dalla crisi?