L’Associazione Controvento Bitonto ricorda la Giornata Internazionale della donna che ricorre l’8 marzo di ogni anno,
per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne,
sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in
molte parti del mondo.
Per
molti l’8 marzo è l’anniversario di alcune donne morte
in una fabbrica nel 1908 in America che, poichè protestavano per i loro diritti,
furono chiuse dentro dal loro padrone e morirono bruciate vive. Le versioni su
questa storia furono le più disparate, ma nessuna vera.
In Italia la prima Giornata Internazionale della Donna è
stata festeggiata il 12 marzo 1922, ma si deve aspettare il 1946 per la
comparsa del suo simbolo: la mimosa.
L’Italia si preparava a festeggiare il primo 8
marzo del Secondo Dopoguerra e per l’organizzazione dell’evento si era fatta
avanti l’Unione Donne Italiane, associazione femminile nata nel 1944 e tuttora
impegnata in attività di difesa e promozione dei diritti della donna.
L’UDI, in particolare, era alla ricerca di un
fiore che potesse contraddistinguere la Giornata.
L’idea della mimosa fu proposta da Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei.
Il fiore aveva tutte le caratteristiche ideali
per diventare il simbolo della Festa della Donna: la sua fioritura avviene
proprio nei primi giorni di marzo e i suoi costi sono sempre stati piuttosto
contenuti.
Il giallo oltre ad esprimere vitalità,
forza e gioia è il colore che rappresenta il passaggio dalla morte alla vita e diventa una metafora per ricordare
le donne che si sono battute per l’uguaglianza sessuale.
Crediamo che questo giornata
sia ricordata come un impegno femminile e che sia ridata la propria dignità ad
una giornata importante per la società, e non come una giornata che però sempre più spesso viene etichettata ad un rito
consumistico, fatto di frivolezza e nulla più!
Insomma,
una giornata che è molto più che un ramo di mimosa e un’uscita con le amiche, e
che dovrebbe essere un momento di riflessione e di importante valenza politica
e sociale, dal quale partire per costruire giorno dopo giorno la società e da
tramandare da madre in figlia.