Bitonto ce la fa. Pippo Mezzapesa ieri ha passato il turno con “SettanTA”, in corsa,
come cortometraggio, per il Nastro d’Argento 2014.
Il corto –
documentario di Mezzapesa, realizzato per Repubblica.it,
ci porta a Taranto, nel rione Tamburi, a due passi dall’Ilva in una giornata
particolare.
La storia
di Enzo “Baffone” diventa pretesto e occasione per raccontare il volto di una
città ferita: il numero diventerà emblema della sorte delle esistenze dei
personaggi stessi.
Con il
bitontino, in corsa ci sono: “Ammore” di Paolo Sassanelli, “Dreaming Apecar”di Dario Samuele Leone, “Margerita”di Alessandro Grande, “Recuiem”di Valentina Carnelutti.
Non ce la
fanno, purtroppo, Vito Palmieri con “Matilde” ed Enzo Piglionica con “Bella
di papà” che abbiamo avuto modo di ascoltare, ai nostri taccuini, negli
scorsi giorni http://www.dabitonto.com/cultura-e-spettacolo/r/pippo-mezzapesa-vito-palmieri-ed-enzo-piglionica-tre-bitontini-all-assalto-del-nastro-d-argento/2664.htm.
Il
vincitore sarà proclamato e premiato martedì
prossimo, 11 Marzo, a Roma, alla Casa del Cinema, dai giornalisti
cinematografici italiani che ricordano anche i tre finalisti per l’animazione: Simone Massi (Animo resistente), Edoardo
Natoli (Secchi) e Federico Tocchella(Isacco).
I cinque corti di fiction e i tre di animazione
arrivati al traguardo finale saranno proiettati prima della premiazione,
prevista alle ore 12, insieme all’annuncio del vincitore del Cinemaster che Studio Universal assegna ogni anno ad un giovane cortista che – su
una selezione di indicazioni fornite dal
Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani – guadagna uno stage a Los Angeles per un mese.
Appuntamento
a martedì, a Roma, alla Casa del Cinema, ore 12, e teniamo le
dita incrociate per Pippo…