Dal Consorzio Annunziata riceviamo e volentieri pubblichiamo.
“A seguito di un articolo
apparso il 03/03/2014 su una testata giornalistica locale, il Consorzio Annunziata ritiene di
rassegnare le seguenti precisazioni alla luce di ennesime imprecisioni e di
infondate argomentazioni dedotte.
Riteniamo necessario e
opportuno, soprattutto quando si informa la collettività, che in primis vengono
lette ed esaminate tutte le carte e in secondo luogo si offra alla pubblica
opinione una versione oggettiva dei fatti.
Abbiamo riscontrato,
invece, alcune inesattezze che, per il contesto e il modo in cui sono state
evidenziate, ingenerano errate rappresentazioni del problema e, quindi,
pregiudizio alle ragioni del Consorzio.
Ci si riferisce, in
particolare, all’avvenuta presentazione da parte del Consorzio Annunziata nell’agosto 2012 di una polizza assicurativa pari solo al 10% dell’importo
complessivo delle opere di urbanizzazione e del costo di acquisizione dei
suoli. Orbene, la predetta presentazione di polizza non scaturì da una
iniziativa unilaterale del Consorzio, bensì fu espressamente richiesta e sollecitata dallo stesso Comune di
Bitonto con comunicazione dell’allora Dirigente Responsabile del
procedimento, Ing. G. Remine, prot.
21458 del 30/07/2012. Il Consorzio si limitò solo ad ottemperare a tali
richieste, che vennero, poi, sostanzialmente confermate dallo stesso Comune di
Bitonto con successiva missiva del 18/09/2012
prot. n. 25338 con cui il medesimo ufficio, a fronte della presentazione
della polizza, chiedeva che fossero inserite nella stessa alcune locuzioni:
cosa che tempestivamente avvenne.
A fronte di tale polizza,
presentata sin dall’agosto 2012, il
Comune di Bitonto non faceva poi pervenire alcun tipo di riscontro, nonostante le ripetute sollecitazioni
anche scritte e significate dal Consorzio per circa 7 (sette) mesi, salvo poi a
rassegnare allo spirare del predetto termine le proprie contestazioni
addebitando al Consorzio inesistenti e fantomatici ritardi e/o inadempimenti.
Uguale ritardo, sia pur più contenuto (circa
tre mesi), il Comune ha serbato anche con riferimento al riscontro delle
due nuove polizze che tempestivamente Il Consorzio consegnò nel febbraio 2013.
E’ di tutta evidenza che non evidenziare quanto sopra induce il lettore ad addebitare al Consorzio
ritardi e inadempimenti in realtà non esistenti, e, se mai, addebitabili solo al Comune di Bitonto.
Da ultimo non si comprende
laddove si collegano le giuste contestazioni significate da questo Consorzio e
le richieste più volte avanzate per una soluzione bonaria e condivisa della
vicenda addirittura alla commissione
di un reato.
Così opinando, se il TAR
Puglia, giustamente adito da questo Consorzio, a fronte delle palesi
ingiustizie subite dovesse accogliere le istanze di questo Consorzio, dovremmo
concludere, se seguissimo la logica perversa significata nell’articolo, nel
senso di imputare al predetto Tar la commissione di un reato.
Per evitare tale palese
abnormità sarebbe stato necessario ed opportuno che chi esprime previamente e “autonomamente” si documentasse con
riferimento alla vicenda, senza lasciarsi andare a frasi e concetti
incomprensibili e pretestuosi.
Qualsivoglia decisione può
essere riesaminata, rivista e, se nel caso, revocata purchè nel rispetto dei
principi generali dell’Ordinamento e, nel nostro caso, del contesto normativo e
regolamentare afferente gli atti in oggetto.
Questo Consorzio sta
chiedendo solo giustizia non potendo tollerare l’ingiusta esclusione subita
sulla base di un inadempimento
inesistente e di ritardi mai posti in essere”.