«Se siamo in un paese che si vuole definire cattolico, sulla questione droghe dobbiamo colpire non soltanto chi la vende ma anche chi la compra. Se invece diciamo di vivere in un paese liberale, dobbiamo comportarci in modo assolutamente diverso».
Il sindaco Michele Abbaticchio sembra avere le idee chiare sul fenomeno della diffusione di stupefacenti a Bari e provincia che, come se fosse un sistema sofisticatissimo, non conosce tregua e abbatte sempre nuovi confini. Stando infatti all’ampio reportage pubblicato ieri dalla “Gazzetta del Mezzogiorno”, le cifre e le modalità dello spaccio sono sempre più inquietanti. Sarebbero oltre 280 le nuove droghe consumate, soprattutto dai più giovani. A Bari e provincia, poi, il fenomeno è in forte aumento perché non si compra soltanto dallo spacciatore, ma anche tra i banchi e nei pluviali esterni della chiesa, dal porto di Bari (meta storica di arrivo e di smistamento di eroina e di sostanze stupefacenti), attraverso macchine parcheggiate davanti alle scuole, e da/con le donne. Senza dimenticare, poi, il metodo considerato più sicuro: quello on – line, che consente la raccolta degli ordinativi, pagamenti elettronici e normali corrieri postali per l’invio a domicilio.
Bitonto è una città bollente. Da troppo tempo, infatti, più clan rivali si fronteggiano per controllare il redditizio mercato della droga e del traffico di stupefacenti. «Sulla repressione verso le droghe – sottolinea ancora Abbaticchio – la volontà politica deve essere chiara perché non è possibile consentirne l’uso se è vietato venderle. Ogni singolo studente può diventare senza grossi mezzi un micro spacciatore che può far male alle nostre famiglie, e alimentare un mercato delle armi mai come negli ultimi tempi così redditizio specie per i giovani rapinatori».
Il primo cittadino, poi, si sofferma su aspetti concreti. «Tra tre – quattro mesi apriremo in pieno centro storico, in via Amedeo, uno sportello dedicato esclusivamente all’ascolto e all’aiuto di tossicodipendenti. Daremo attuazione così a una iniziativa già in programma da tantissimi anni ma che non è mai decollata perchè risultava difficoltoso trovare l’immobile adatto. Accanto allo sportello, abbiamo in programma di realizzare iniziative mirate anche nelle scuole».