Il day after il trasloco in direzione
Modugno, negli uffici giudiziari di via Planelli si respira un’aria di
sconforto e amarezza e di grande delusione per quello che è stato. Sia per
l’esito di una battaglia combattuta ferocemente e sempre in prima linea dagli
avvocati e dall’amministrazione comunale, impelagati in ricorsi, controricorsi
e cavilli giudiziari, sia per una città che, dopo aver perso Diocesi,
Acquedotto pugliese, Enel e Ospedale, viene spogliata di un altro elemento
identitario imprescindibile. E, guarda caso, sempre a vantaggio del famelico
capoluogo di Regione. In attesa della città metropolitana.
Ben presto, inoltre, il tribunale
bitontino potrebbe anche perdere l’aula bunker, l’unico prestigio salvatosi dal
trasferimento selvaggio di atti, scartoffie e fascicoli. O almeno questa è
l’intenzione del sindaco Michele Abbaticchio, le cui parole sono molto chiare: «A
che cosa serve tenere un immobile aperto soltanto per l’aula bunker? Chiederò
se è possibile disfarcene perché la sua presenza non ha senso in una struttura
che adesso è vuota». Struttura che il Comune continuerà a curare e
pulire comunque per almeno un altro paio di mesi e che, faticosamente messa in
piedi nei primi anni ’90, non ha ancora una sorte e destinazione per il futuro.
Grazie mille a chi continua a
soppraffarci e a sbeffeggarci senza misura alcuna.