Tutti lo davano per scontato. La convention regionale organizzata dal Movimento
La Puglia per Vendola aveva tutta l’aria di essere un passaggio di consegna dal
Governatore Vendola nelle mani del senatore Dario Stefàno, l’uomo che con la
sua relazione ha portato il 27 novembre alla decadenza di Berlusconi. Questo
rimane un “mistero”, ma è emersa la volontà di entrambi i personaggi politici
pugliesi più discussi del momento di continuare il loro impegno per la regione.
Nella serata fredda e piovosa di lunedì 2
dicembre, la sala conferenze di Villa Romanazzi a Bari era stracolma di gente giunta
da varie località della regione, compresi i membri del coordinamento cittadino
di MLPV e qualche membro di Sel. A moderare l’incontro il giornalista Luca Telese che ha sin da subito
spiegato al pubblico che la serata aveva l’andamento di un format televisivo attraverso le proiezioni di tre storie, simbolo
dell’innovazione pugliese.
La storia di Nicholas Caporusso, giovane ricercatore scientifico, e del suo guanto per sordociechi che permette,
sfruttando il linguaggio Malossi, di comunicare e interagire con l’ambiente
grazie a dei sensori che, collegati ad un pc, consentono di tradurre e
visualizzare un messaggio comprensibile a tutti, molto più conveniente del
sistema Braille. “Un progetto che sarebbe
rimasto nel cassetto se non avessi vinto Principi
Attivi nell’edizione del 2008 – ha spiegato Nicholas – ed è un sistema competitivo, quel che noi
proviamo a realizzare fa in modo che il team, inizialmente formato da 2
persone, adesso ne coinvolga 30. Quindi si tratta di un ammortizzatore sociale
che ha anche la forza di un propulsore sociale”.
La storia di Maria Antonietta Bove, presidentessa
dell’Associazione “Amici di Nico” di Matino(LE) che nasce dall’esigenza di una
madre di un bambino autistico che ha vissuto 5 anni lontana dalla Puglia perché
non esistevano strutture in grado di accoglierlo. “L’associazione
è stata fondata nel 2007 e alla prima riunione si sono presentate circa 600
persone provenienti solo dal basso salento” – ha raccontato Maria Antonietta
spiegando come le varie famiglie hanno costruito un nuovo ingranaggio che ha
portato alla realizzazione di un centro diurno in cui “chi viene può imparare a vivere una vita normale”. Anche per
questo progetto fondamentali sono stati i finanziamenti che la Regione Puglia ha
stanziato per le infrastrutture sociali.
Infine, la storia di Mirko Raguso che ha raccontato come un giovane può investire in
agricoltura. Ha realizzato un mulino, un piccolo pastificio ed è partito con il
suo marchio “Pasta vera” utilizzando solo il nostro grano.
“L’agricoltura
è il petrolio della Puglia, – ha commentato Stefàno – c’è stata una piccola rivoluzione
culturale che ci ha fatto diventare interpreti di produzioni di qualità in ogni
campo. Siamo passati in 4 anni dal 19% della nostra produzione primaria del
vino al 61% nel 2012 ed abbiamo rivoluzionato un sistema, ma questo non è
sufficiente. Siamo una regione agricola che ha ancora oggi 285.000 imprese
agricole che hanno un’estensione pro-capite media di 2 ettari e mezzo, in
pratica in Francia e Spagna è di 200 ettari. Abbiamo appena cominciato – ha
continuato il senatore – ma ci manca quel
pezzo in più, cioè continuare ad interpretare l’approccio innovazione sul
profilo organizzativo”.
Ed alla domanda di Telese su quanto l’immaginario
pugliese che si diffonde ovunque sia reale, Vendola ha risposto pregando tutti di vedere la puntata di Report che sarebbe
andata in onda la stessa sera. “Racconta
una cosa importante: il primo distretto industriale d’Italia per crescita
dell’export è quello della meccatronica e quello aerospaziale qui a Bari.
Questo ha a che fare con la difesa del posto di lavoro e con la voglia di rilanciare
ed andare avanti. Le storie di tutte le crisi di fabbrica di questa regione
molte volte si sono concluse positivamente. Siamo un caso unico, in cui si
determina la rilocalizzazione di quelle
aziende che avevano deciso di delocalizzare all’estero come Bosh o Getrag,
aziende che sono venute da me per congedarsi dalla Puglia e sono uscite dal mio
ufficio riconfermando i loro investimenti. Voglio ricordarlo – si è levato
in piedi per ribadire con fermezza – a
coloro che guardano con sufficienza alla battaglia per la difesa del lavoro.
Voglio ricordare – indicando in platea la presenza del sindaco di Bari Michele Emiliano – le nottate in cui abbiamo dovuto inventare come difendere il posto
di lavoro per gli operai della Bridgestone. Ed ancora la battaglia per OM
carrelli, per Vestas, per il gruppo Marcegaglia”.