Mantenimento
della sede del Distretto Socio-Sanitario e realizzazione a Bitonto di un
Poliambulatorio di 3° livello.
La
richiesta nero su bianco del Sindaco Abbaticchio attende risposte da oltre un
mese sulla scrivania del Presidente della Giunta regionale Vendola,
dell’assessora regionale al ramo Gentile e del direttore generale della Asl
Bari Colasanto. Ma ad oggi nessun cenno di riscontro è giunto a
Palazzo Gentile.
A
preoccupare il primo cittadino di Bitonto, oltre ai quasi 3 anni trascorsi
dalla delibera Asl del dicembre 2010 con la quale si stabiliva l’immediata
implementazione dei servizi ambulatoriali specialistici nell’ex ospedale con la
codifica dei nuovi Day-service da parte dell’assessorato regionale, anche la
relazione programmatica di metà mandato sottoscritta dal Direttore Generale lo
scorso luglio, nella quale si prevede la creazione di un Poliambulatorio di
terzo livello a Bari oltre a quello da poco creato nella zona Sud della ASL (ex
ospedale di Conversano).
La
relazione di Colasanto è stato oggetto di un’attenta analisi da parte del
vicesindaco Rosa Calò e dei consiglieri comunali Giovanni Ciccarone e Francesco
Gala, coinvolti sul punto dal Sindaco e dall’assessore al welfare Franco
Scauro.
Ricordando
ai suoi interlocutori che il sacrificio del locale nosocomio, risalente al
piano regionale di riordino del 2009, sarebbe stato compensato dalla nascita di
un valido Presidio territoriale assistenziale (quale potrebbe essere proprio il
poliambulatorio indicato a Bari dalla relazione del 2013), Abbaticchio si dice
preoccupato per le voci ricorrenti su una prossima riduzione del numero dei
Distretti Socio-Sanitari nella Asl, che potrebbero passare da 14 a 9,
evidenziando la necessità di escludere in questo caso qualsiasi ipotesi di
taglio a danno del territorio bitontino.
La
criticità dei servizi attualmente attivati nell’ex presidio ospedaliero,
sottolinea poi il Sindaco di Bitonto, “è legata alla funzionalità,
spesso insufficiente perché limitata dalla scarsità del personale medico
dedicato e dalla inadeguatezza e vetustà del supporto tecnologico”. Di qui
la opportunità, dati demografici e sanitari alla mano, che uno dei tre
Poliambulatori di 3° livello programmati dalla Asl Bari con fondi FESR
comunitari, in grado di offrire una piattaforma diagnostica specialistica
completa, comprendendo anche Tac e Risonanza magnetica, abbia sede a Bitonto,
in modo da “riequilibrare l’attuale sistema di assistenza sanitaria a
favore del territorio aziendale nord-barese, oggi palesemente sfavorito dalla
baricentricità dell’ospedalità della Asl Bari”.
“Non si possono continuare ad ignorare le nostre
istanze – afferma Abbaticchio. Non è più
rinviabile un incontro serio su queste tematiche e spero che qualcuno dei tre
interlocutori metta presto la parola fine all’attesa e, soprattutto,
restituisca quanto tolto in termini di riorganizzazione funzionale reale al
servizio dei cittadini”.