Importanti novità
arrivano dalla spinosa questione sulla chiusura del Tribunale di Bitonto.
Da alcune
indiscrezioni sembrerebbe che il polo forense bitontino sia l’unico, in tutta
Italia, che possa evitare la chiusura nonostante il decreto del ministro
Cancellieri.
Infatti, il lavoro
congiunto portato avanti dal Comune di Bitonto e dall’associazione degli
avvocati ha portato il TAR, il
Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia, ad accettare la memoria presentata, in virtù proprio della bontà
delle convinzioni e dei contenuti avanzati a difesa del nostro Tribunale.
Finora, quindi,
sembra funzionare bene il lavoro condotto dal Comune di Bitonto e dagli
avvocati bitontini che stanno dando davvero grande esempio di unione e lavoro
in comunione.
Ora
la palla massa in mano al Governo centrale e al Ministero di Giustizia,
che dovranno prendere la loro decisione definitiva sulla chiusura del Tribunale
di Bitonto. E nel farlo, non potrà non considerare le indicazioni provenienti
dal TAR.
«Spero
ora il Governo rispetti le valutazioni del TAR come auspicato anche qualche
giorno fa dal sottosegretario alla giustizia Giuseppe Berretta –
ha commentato il sindaco Michele
Abbaticchio –. Tra l’altro, ho già
provveduto a comunicare la decisione del TAR allo stesso sottosegretario. Ora
restiamo in attesa di una decisione definitiva e per noi positiva».
Sembra, quindi, allontanarsi
sempre più il pericolo di chiusura del nostro Tribunale. E per questo il
sindaco Michele Abbaticchio si lascia andare ad alcune considerazioni
personali. «Io sono in carica da un anno
e tre mesi – racconta il primo cittadino – e ho dovuto respingere una lunga serie di assalti e minacce all’autonomia
del nostro territorio. Bitonto si è salvata prima dal tentativo di eliminare l’ufficio
di collocamento, poi dalla città metropolitana pensata in maniera
confusionaria, ed ancora dalla discarica di materiali ferrosi FerLive, ed oggi
dalla chiusura del Tribunale. Spero davvero di passare in modo più tranquillo
il prossimo anno, dopo aver resistito in maniera energica a tutte queste
minacce verso la nostra autonomia locale».