Spazia tra luci e ombre il bilancio che la vicesindaco Rosa Calò traccia
sulla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, celebrata a Bitonto dal 16
al 22 settembre.
Sette giorni di iniziative ed eventi per parlare di mobilità urbana e
incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi
all’auto privata per gli spostamenti quotidiani, facendo leva sui principali
effetti positivi che ne conseguono (riduzione delle emissioni di gas
climalteranti, dell’inquinamento acustico e della congestione veicolare).
“Le luci – illustra Calò, delegata alla mobilità sostenibile –sono
quelle della curiosità per alcune delle numerose iniziative proposte, su tutte
il reading letterario, del buon livello delle relazioni al convegno inaugurale,
dell’interesse per il workshop e il laboratorio sul mobility management, della
partecipazione popolare alle pedalate a tema, ma anche della grande
collaborazione offerta nelle varie fasi dalle associazioni presenti sul
territorio e del buon ritmo con il quale ci siamo riuniti per la preparazione
di tutti gli eventi”.
All’insegna
del “si può migliorare” la rassegna delle ombre annotate sul taccuino personale
dalla vicesindaco. “Si tratta–
precisa – di criticità
importanti, che rivelano preziose indicazioni per fare meglio il prossimo anno.
Alludo alla partecipazione nelle giornate di incontro e dibattito, limitata
dalla collocazione nei primi giorni della settimana e influenzata dal periodo
scolastico appena avviato, all’assenza di gran parte del mondo politico locale
apparso piuttosto disinteressato a un tema così attuale, alla lunghezza degli
interventi al convegno che ha sacrificato lo spazio per il confronto”.
“Sono convinta – aggiunge Calò – che programmare all’aperto, tra la
gente, i momenti di riflessione potrebbe giovare al tasso di coinvolgimento dei
cittadini. Così come è necessario pensare a forme di sensibilizzazione e
coinvolgimento dei vari soggetti della macchina amministrativa e dei dirigenti
scolastici, puntando ad una comunicazione mirata che sappia valorizzare le
importanti finalità delle iniziative su queste tematiche. Una diversa
distribuzione, poi, dei tempi e un’articolazione non rigidamente ancorata ai
momenti ufficiali della Settimana Europea delle varie manifestazioni potrebbero
riuscire ad ampliare le occasioni di coinvolgimento della gente, magari
provando a disseminare nelle varie zone della città e nelle frazioni gli
eventi”.