Dieci anni fa, un gruppo di amici, tutti di Bitonto, legati l’un l’altro da una
passione comune per la musica e per le canzoni di Luciano Ligabue, unirono le
loro strade ed iniziano un percorso che li porterà lontano, in giro per
l’Italia e non solo.
Fu così che, ispirandosi nel nome dal terzo album del
rocker di Correggio, nacquero i Sopravvissuti e Sopravviventi. Correva l’anno
2003.
Dieci lunghi anni sono trascorsi e da allora Francesco, Vito, Gianluca, Mimmo,
Marco e Francesco ne hanno fatta di strada. Hanno attraversato l’Italia,
l’Europa, arrivando sino in Svezia, cantando i successi del loro idolo. Tanti i
riconoscimenti ottenuti, tra cui, nel 2007, quello di “Miglior coverband di
Ligabue in Italia”.
Il tutto senza mai dimenticare la loro città natia, Bitonto.
Ed è proprio qui,
infatti, che i sei amici hanno voluto festeggiare il loro decimo compleanno.
Qui dove tutto iniziò, dove iniziarono a cimentarsi con i propri strumenti ed
esibirsi davanti al pubblico.
E l’hanno fatto, ieri in una Piazza XXVI Maggio gremita di gente, suonando ed
intonando quei brani tanto amati. Da quelli più recenti come “Il sale della
Terra”, ultimo singolo di Ligabue, o “Sotto bombardamento”, ai successi storici
“Certe notti, “Questa è la mia vita”, “Bambolina e Barracuda”, “Marlon Brando e
sempre lui”, “Una vita da mediano”.
Ospite d’eccezione della serata è stato
Fede Poggipollini, Capitan Fede per i fan, storico chitarrista del Liga, che ha
accompagnato, con la sua chitarra, la band durante l’esibizione.
Per
l’occasione Poggipollini, che parallelamente alla collaborazione con Luciano
Ligabue, ha intrapreso un percorso da solista, ha anche approfittato per
suonare “Bologna e piove”, un omaggio alla sua città, tratto dal suo secondo
album “Nella fretta dimentico”.
“Questo evento è stato fortemente voluto
per rendere omaggio a nostri concittadini che, con il loro talento, si sono
fatti apprezzare ovunque siano andati” ha commentato il sindaco Michele
Abbaticchio, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione dell’evento.
“Da bitontino sono orgoglioso di suonare
lì dove abbiamo iniziato. Bitonto merita eventi del genere. In questi anni
l’abbiamo vista cambiare in meglio – ha aggiunto Francesco Ruggiero, uno
dei componenti della band – Dieci anni
sono tanti. Se siamo ancora qui, vuol dire che qualcosa abbiamo lasciato”.
La lunga selezione musicale non poteva che concludersi con “Il meglio deve
ancora venire”. Ed infatti, il meglio deve ancora venire per i sei giovani
musicisti che, nel frattempo, stanno avviando un nuovo progetto. Un progetto
che li porterà ad affrancarsi dal rocker emiliano per seguire una strada tutta
loro. Una strada nuova, forse piena di ostacoli da superare grazie al loro talento.
Perché, in fondo, chi si accontenta gode … così così.