Non si è fatta attendere, da parte del viceministro
degli Interni Filippo Bubbico, la risposta all’interrogazione scritta giorni fa dall’onorevole
Francesco Cariello, in merito all’emergenza criminalità che, in questi ultimi
giorni, sta riesplodendo in tutta la sua gravità.
Una risposta che fa seguito
all’incontro svoltosi due giorni fa tra il parlamentare bitontino, la deputata
del Pd Liliana Ventricelli e lo stesso Bubbico.
“La Puglia, la città di Bari e la sua
provincia – scrive il viceministro – registrano,
da circa un trentennio, una presenza costante di gruppi mafiosi nel panorama
criminale. La criminalità organizzata della provincia, in questo periodo
storico, sta subendo un delicato passaggio, sia per effetto dello stato di
detenzione di una buona parte delle figure criminali apicali, sia in
conseguenza degli omicidi di alcuni esponenti di spicco. I sodalizi malavitosi
storici a Bitonto sono ora inquadrabili in tre clan: i Cassano, i Cipriano e i
Conte, dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, alle estorsioni e alle
rapine ai danni di autotrasportatori”.
E non basta l’arresto dei maggiori esponenti a diminuirne il potere, dato che “sebbene siano in stato di detenzione
carceraria, continuano a far pervenire direttive organizzative e gestionali ai
sodali di nuova generazione e ancora in libertà“.
Giovani che “pur non essendo in grado di concepire
strategie criminali vere e proprie, sono spesso coinvolti in gravi fatti di
sangue”.
“Per contrastare efficacemente questa
situazione, la questura di Bari mantiene alta l’attenzione, favorendo ogni
sinergia operativa” aggiunge Bubbico, spiegando, tuttavia che “nonostante l’intensificazione dell’attività
di controllo […], si è purtroppo registrato un incremento, con intenso
interessamento delle zone periferiche e delle aree extraurbane del territorio
di Bitonto”.
“Ne è conseguito un fisiologico aumento
dei reati connessi, quali la ricettazione e le lesioni dolose. Di contro, si è
registrato un consistente decremento degli incendi dolosi, dei danneggiamenti e
dei reati legati all’uso di stupefacenti” prosegue la nota, ricordando le
intimidazioni ai danni di Turturro e riportando alcuni dati riguardanti il
primo trimestre del 2013: 108 delitti scoperti e 188 persone denunciate o arrestate.
Bubbico riferisce anche di una riunione, tenutasi lo scorso 5 settembre, nella
quale è stata analizzata la questione, con particolare rifermento alla nostra
città: “Si è dato atto del notevole
sforzo messo in atto sul fronte investigativo dalle forze di polizia locali i
cui organici risentono di una carenza importante, seppur minoritaria rispetto
alla media nazionale”.
42 unità presso il Commissariato di pubblica sicurezza, 22 nella Caserma dei
Carabinieri e 28 per la Guardia di Finanza, sono i dati riportati. E, nel
periodo tra settembre e ottobre, “la
polizia di Stato di Bari sarà incrementata di 86 unità”, cinque delle quali
dislocate a Bitonto.
A 46.668.902 euro ammontano, infine, i
fondi stanziati per l’incremento del sistema di videosorveglianza, che
attualmente vanta di 636 telecamere installate in Puglia e sedici a Bitonto, di
cui dieci fisse e sei mobili. Fonti a cui vanno aggiunti, come riporta il
documento, quasi 8 milioni di euro ammessi al finanziamento per la Puglia, per
i progetti di videosorveglianza proposte dai comuni interessati.