Nessun sonno, nessuna selva oscura da attraversare, nessun oltretomba.
Il Paradiso, il Purgatorio e l’Inferno danteschi sono a Bitonto.
San Bernardo, Beatrice e Virgilio nostrani, gli operatori della Cooperativa ReArTù – Religione, Arte e Turismo, organizzatrice dell’evento. A loro, infatti, è spettato il compito di guidare i numerosi partecipanti alla scoperta delle nostre bellezze artistiche.
Un viaggio opposto a quello del sommo poeta se è vero che, più che un’ascesa, si è trattato di una discesa agli inferi.
Dalla “paradisiaca” Cattedrale, al secondo regno della “Commedia”, rappresentato dalla chiesa barocca di Santa Maria del Suffragio volgarmente nota proprio come chiesa del Purgatorio, per passare poi alla chiesa di San Leucio Vecchio e all’In…Forno “de san Giuanne”.
Le descrizione dettagliate dei luoghi di culto sono state intervallate dalle esecuzioni di alcuni canti di ispirazione dantesca composti dal Maestro Mons. Marco Frisina.
Il coro della Parrocchia di S. Caterina, diretto da Massimo De Santis, ha interpretato, infatti, l’inno alla Vergine del XXXIII canto del Paradiso, la storia di Pia de’ Tolomei, descritta nel V canto del Purgatorio, e il celeberrimo amore di Paolo e Francesca del V canto dell’Inferno.
E dagli inferi, ecco il ritorno al “terreno” con la degustazione delle prelibatezze del Forno “de san Giuanne” e della birra trappista prodotta nel nord Italia.
«Nel medioevo, la birra veniva prodotta al nord, ossia dove non era prodotto l’olio d’oliva» hanno affermato gli organizzatori, spiegando il motivo dell’assenza della birra artigianale “Cavour”, prevista nel programma.
Un’iniziativa lodevole quella della cooperativa ReArTù che intende bissare il successo registrato ieri con l’enorme numero di presenze in entrambi i turni previsti (ore 20 e 21,30), il 20 settembre.
E che sia questa, magari, l’occasione per l’amministrazione comunale di riparare alla pecca di ieri sera, incastrando al meglio gli appuntamenti di questa Bitonto Estate.
Oltre al sottofondo musicale, proveniente dalle varie esibizioni live della “Notte di Musica”, infatti, i partecipanti hanno dovuto fare i conti anche con il passaggio reso poco agevole dal palco posizionato proprio dinanzi all’ingresso dell’Atrio Episcopio della Cattedrale, punto di partenza del tour.
Non poche grane neanche per il gruppo che lì si esibiva, costretto a spostare attrezzature e a correre il rischio di vedere calpestati involontariamente i costosi ferri del mestiere.
«Non abbiamo mai subito episodi del genere altrove», il commento del leader della band.