Tempi agostani, tempi duri per il
fashion.
L’ascella pezzata e il pedalino alla
caviglia sembrano essere il must have dell’estate per il consiglio comunale
versione summer.
Con importanti eccezioni. Nonostante i
40 gradi e l’assenza di aria condizionata a palazzo Gentile, a
destra il gusto non va in vacanza.
Reduce del gessato valliano, l’ex
vicesindaco Domenico Damascelli non abbandona la giacca e la cravatta e
affronta, stoico, le 4 ore di seduta.
La maggior parte dei consiglieri,
tuttavia, punta su una giovanile t-shirt, che, a destra come a sinistra, sembra
essere la soluzione più gettonata.
C’è chi punta sullo stile marinaretto,
come Pasquale Carelli, chi va sullo stile barca a vela, come Francesco
Cuoccio, chi punta sull’intramontabile coccodrillo tennistico, come i
compagni (?!?) di partito Francesco Paolo Ricci e Franco Natilla.
T-shirt strech, pantaloni a sigaretta e
sneakers firmate per il più disinvolto dell’opposizione, Paolo Intini,
sempre bello come in campagna elettorale.
A sinistra, complice anche un’età media
un po’ più elevata, il gusto traballa, il cinto dei pantaloni si alza, il
calzino, con mocassino, si abbassa.
La risposta al caldo è la camicia di
lino, spesso, orribilmente, a maniche corte. Se ne fa interprete Francesco
Mundo.
Scelta di stile per chi, nonostante il
caldo, propone camicia scura di cotone con maniche rimboccate: le buone
intenzioni di Vito Modugno non riescono però a nascondere
l’epa prominente.
Sempre sul tema camicia, c’è chi propone
il modello sbottonato: petto pilloso (e palestrato) in vista per Mimmo
Patierno e, decisamente meno aitante, per Giuseppe Fioriello.
In giunta si distinguono gli uomini con
il borsello, con Domenico Nacci, i colpi di sole di Vito
Masciale, la t-shirt disinvolta di Rino Mangini e Franco Scauro,
la camicia rigorosamente a righe di Michele Daucelli e Mimmo
Incantalupo.
Il sindaco affronta il disagio
dell’altezza con pantaloni a linea dritta e maniche di camicia, un giusto mix
fra culto giovanilistico, prestanza e presenza.
Il vero valore aggiunto è la bici da
gusto retrò, con la doppia sacca di pelle scura su telaio beige. Altro che
auto blu.
Capitolo a parte per il reparto
femminile, ahinoi miseramente carente, in termini numerici.
Dimenticate le altezze dell’ex
vicesindaco Murgolo, ci si deve accontentare delle scarpe francescane,
camicioni in lino e zainetti di cuoio dell’attualeRosa Calò. Peccati
veniali, visto che il taglio mascolino e l’onesto sale e pepe dei capelli
restituiscono uno stile radical chic ineccepibile.
La vera punta di diamante, tuttavia, rimane la consigliera
Carmela Rossiello, abbronzata qb, tacco in raffia, vestito a fiori con
orecchini in tinta e, chicca delle chicche, ventaglio andaluso che fa tanto
Sicilia Dolce e Gabbana.