Sabato
27 luglio scorso è stata riaperta dopo ben otto anni la Chiesa di S.Francesco
d’Assisi o della Scarpa, un gioiello romanico-gotico sito nel nostro centro
antico, annessa all’ex-seminario, già convento dei frati minori, ricca di opere
d’arte d’epoche differenti.
Attrattiva
principale i giardini pensili, di proprietà dell’Arcidiocesi Bari-Bitonto,
messi a nuovo col patrocinio del Comune di Bitonto, presentati con un
concerto-meditazione su don Tonino Bello, vescovo di Molfetta morto in odore di
santità, alla presenza delle autorità civili e religiose.
Sebbene
tale evento sia stato pensato su invito
e quindi esclusivo per i rappresentanti delle varie istituzioni, ampio e cospicuo è stato l’interesse riscosso
nella popolazione che si è riversata alle soglie della chiesa di S.Francesco
della Scarpa entusiasta di poter ammirare e godere del verde e del fresco
profumo del nuovo giardino, scrigno di memorie d’infanzia per molti, in una
calda serata estiva.
Tale
scelta esclusiva, attuata per ragioni logistiche e di cortesia, come vuole il
cerimoniale in determinate occasioni, ha suscitato amarezza nella gente,che
nonostante tutto ha proseguito la visita nel luogo sacro accedendo poi
sfrontatamente ai giardini. Lo spettacolo è stato seguito da ospiti invitati e
da gente entrata e accomodatasi alle panchine o affacciata alla balconata,
mostrando interesse per la manifestazione canora e godendo simultaneamente
della bellezza paesaggistica oltre che del panorama sulla Lama Balice.
Resta
dunque da domandarsi chi o cosa non abbia funzionato nella serata inaugurale
dei Giardini pensili: la scelta selettiva dell’amministrazione comunale, la
semplice e lecita curiosità dei cittadini, la volontà di trasgredire in ogni
caso a una regola perché ci si sente padroni di un bene di tutti fatto passare
per proprio solo perché si è sempre risieduto nelle sue vicinanze?
“Ai
posteri l’ardua sentenza…”.