Giuriamo che non lo abbiamo pensato minimamente.
Sì, non abbiamo sperato manco per un attimo che quella donna piuttosto anoressica con la falce in mano che adorna il portale della Chiesa del Purgatorio, con una scritta minacciosa (in latino, qualcosa del tipo “verrò e mieterò”) ed un numero ancor più grattante (il 17) desse immediata esecutività al suo intento e colpisse i soliti barbari che hanno distrutto uno dei pannelli della mostra Rivisitazioni in Piazza Cattedrale.
La coraggiosa iniziativa che vede totem suggestivi con istantanee singolari della nostra città e pensieri ora in prosa, ora in poesia allegati ad esse non aveva fatto i conti con l’inciviltà tipica dei fanciulli nostrani.
Anche perché la piazza del nostro duomo – già devastata dal restauro di qualche anno fa che è riuscito nella non facile impresa di farcela apparire più brutta e sconnessa della sua facies precedente, che pure era secolare – è stato sempre un succulento campo di calcio.
Probabilmente, quei “cosi” lì saranno stati visti come dei fastidiosi ingombri e così qualche pallonata avrà provveduto a fare ingiustizia. Così la foto della Morte purgatoriale e quella della Basilica dei santi Medici sono state violentate con noncurante ignoranza.
Insomma. Siamo alle solite.
Barbare Rivisitazioni alla bitontina…