Dopo l’esperienza dello
scorso anno, “Libero Cinema in Libera
Terra” è tornato ieri a far tappa a Bitonto.
Promosso dalla Cinemovel Foundation e da Libera, il coordinamento guidato da don Luigi Ciotti, il festival si
propone l’obiettivo di diffondere la legalità.
“Niente
più della cultura colpisce le mafie. La cultura aiuta ad essere liberi, a
svegliare coscienze e a far sorgere la voglia di lottare per costruire un futuro
migliore per i nostri figli” ha affermato Elisabetta Antognoni, presidente della
Cinemovel Foundation, prima della proiezione del film scelto per la tappa
bitontina, unica tappa pugliese con quella di Brindisi.
“Bellas mariposas”,
film rivelazione dell’anno, distribuito autonomamente dal regista sardo Salvatore Mereu, tratteggia la storia
di un’adolescente della periferia degradata di Cagliari e della sua
problematica famiglia.
“Un’occasione
di confronto che aiuta a guardare con occhi diversi e a ricevere suggerimenti”.
Così ha definito il festival l’assessore alla Legalità Rocco Mangini, a cui ha fatto eco Michele Abbaticchio: “Ci
terrei a realizzare cineforum nelle scuole per far conoscere ai ragazzi le
storie degli uomini che hanno sfidato la mafia. Sono certo che chiunque abbia
lottato contro la mafia abbia lasciato una traccia, abbia inferto un colpo che
contribuisce alla vittoria della legalità”.