Continua
per tutto il mese di giugno il cineforum targato “Circolo del libero pensiero
Giordano Bruno” che, nelle scorse settimane, ha visto la proiezione di alcuni
capolavori della cinematografia italiana e non, incentrati su temi quali la
guerra, il colonialismo e la lotta per la libertà dei popoli.
Il primo appuntamento del nuovo ciclo di film sarà martedì 4 giugno con “Terra
e libertà” di Ken Loach, ambientato durante la guerra civile spagnola.
Il 6
giugno, invece, appuntamento con Pier Paolo Pasolini e il suo “Salò o le 120
giornate di Sodoma”, cruda e scioccante analisi allegorica del potere e della
mercificazione del corpo umano da parte di quest’ultimo.
Presente ancora una volta, dopo “Queimada”, Gillo Pontecorvo, questa volta con
“La battaglia di Algeri”, che sarà trasmesso l’11 giugno. Il film narra,
attraverso gli occhi di alcuni indipendentisti algerini, la guerra contro
l’occupante francese, che nel ’62 porto alla vittoria e all’indipendenza.
Il 13 sarà il turno de “Il dottor Stranamore” di Stanley Kubrik, commedia
grottesca collocata negli anni della guerra fredda. L’opera descrive, con un
umorismo graffiante i rischi di un conflitto atomico.
Sempre di guerra si discuterà il 18 giugno con “Underground” di Emir Kusturica,
commedia drammatica che ripercorre la turbolenta storia della Jugoslavia sin
dalla seconda guerra mondiale.
E ancora, in data 20 giugno, “Romanzo di
una strage” di Marco Tullio Giordana, che tratta la ricostruzione
dell’attentato di Piazza Fontana nel 1962 e degli avvenimenti che ne seguirono,
fino ad arrivare alla misteriosa morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli e
all’assassinio del commissario Luigi Calabresi.
Il 25 saranno trattati i tragici avvenimenti del G8 di Genova del 2001, con
“Diaz” di Daniele Vicari.
La serie di appuntamenti si concluderà il 27 con “L’onda”, del regista tedesco
Dennis Gansel, tratto dall’omonimo romanzo di Todd Strasser. Nel
lungometraggio, il protagonista Reiner, insegnante in una scuola superiore
tedesca, decide di organizzare un esperimento per dimostrare ai propri allievi
come le masse siano facilmente manipolabili.