Tredici
e sedici.
Non sono numeri sparati a caso, di prima mattina, magari per regalare un ambo
secco, ma è l’età dei due scippatori seriali che in questi giorni hanno
seminato il panico per le vie del centro.
Sabato mattina, come puntualmente riportato su questo portale, l’ultima vittima
è stata un’anziana signora scippata in via Manzoni.
L’epilogo per i due ladruncoli, stavolta, è stato diverso dal solito.
Tre passanti che avevano assistito alla scena, infatti, hanno cominciato a
rincorrere i due per le strade del centro.
I ragazzini, sfruttando la loro giovane età, sono riusciti per un attimo a
sfuggire dalle grinfie dei cittadini imbufaliti, rinunciando però alla borsa
con gli effetti personali dell’anziana.
La fuga è durata però pochi minuti perché,
in via Repubblica, i due sono stati rintracciati sia dai tre passanti, sia da
altri cittadini che camminavano in quel momento lungo la strada principale dello shopping
cittadino.
In quegli attimi concitati, gli agenti del Commissariato, giunti sul posto, sono
riusciti a bloccare solamente uno dei due scippatori, il più grande, mentre il
più piccolo si è mimetizzato tra i passanti.
Sfidando però la sorte, il tredicenne si è sfilato la maglietta, pensando di
non essere riconosciuto, e si è presentato davanti agli agenti, che in quel
momento stavano per portar via l’amico, per chiedere cosa stesse accadendo.
Un cittadino, però, lo ha riconosciuto ed ha immediatamente
avvertito i poliziotti che il secondo miniscippatore era proprio ad un passo.
I due, di conseguenza, sono stati portati negli uffici del Commissariato da dove, poco dopo,
sono tornati liberi su disposizione del pubblico ministero di turno che non ha
ritenuto di convalidare l’arresto.
Nonostante l’epilogo finale, il commissario Francesco Triggiani guarda il bicchiere mezzo pieno: “E’ stato
piacevole ricevere l’aiuto concreto dei cittadini. In tanti hanno collaborato
alla cattura dei due ragazzini, che hanno rischiato seriamente il linciaggio.
Bisogna continuare in questo modo per combattere al meglio l’illegalità diffusa”.