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Oggi parliamo di gravidanza e di tutti quei cambiamenti, non solo nell’aspetto esteriore, che questa condizione induce nel corpo femminile.
Le modificazioni fisiche sono associate a una serie di disturbi fisiologici legati al nuovo assetto ormonale (aumento del progesterone, detto “ormone della gravidanza”)e alla pressione che l’utero e il bambino in crescita esercitano sugli organi circostanti (stomaco e intestino, vescica e vasi venosi).
I sintomi della gravidanza non sono visibili immediatamente dopo il concepimento, dato che alcuni segni come la stanchezza, il frequente bisogno di urinare e i cambiamenti di umore, possono essere considerate condizioni davvero comuni.
Il primo trimestre (che va all’ultima mestruazione fino a 12 settimane + 6 giorni) è la fase più importante per il successivo proseguimento della gravidanza. Nel primo trimestre prevalgono nausea, vomito, stanchezza, sonnolenza, perdite vaginali e urgenza a urinare spesso; il seno cresce di consistenza e di volume già a partire dalle prime settimane, con le vene più evidenti.
Nel secondo trimestre, che va da 13 settimane compiute a 27 settimane + 6 giorni, i cambiamenti principali si verificano a carico dell’addome, che peraltro inizia ad aumentare in modo nettamente visibile solo in questo trimestre; l’areola e i capezzoli sono più scuri.
La pelle si distende e diventa più luminosa sul viso, ma su addome, seno, fianchi e glutei possono talora comparire le smagliature.
Il terzo e ultimo trimestre, che va da 28 settimane fino a termine, è il periodo più importante e anche il più difficoltoso: compaiono dolori alla schiena per l’aumento del peso del pancione, gonfiori alle caviglie e talora si ha la comparsa di vene varicose, stitichezza e comparsa delle emorroidi; spesso le donne lamentano insonnia per l’avvicinarsi di un parto imminente.
Ogni trimestre è caratterizzato da particolare caratteristiche e a volte da specifici rischi di cui parleremo nei prossimi articoli.
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