Ben ritrovati lettori! Oggi vi consiglio questo libro
che ho scoperto per caso, preparando un esame per l’Università, sono rimasta
affascinata e piacevolmente sorpresa dalle riflessioni sulla nostra realtà
elaborate in questo saggio.
Maffesoli è uno degli intellettuali europei
maggiormente disposti ad interpretare i fermenti del tempo nuovo e dedica
questo saggio alla comunicazione che col passare dei decenni ha assunto significati
e ruoli diversi analizzando come il periodo della Modernità sia differente dal
nostro, quello della Postmodernità. Tanto la modernità ha assegnato centralità
alla dimensione economica, razionale e politica dell’esistenza, quanto oggi si
ritorna alla “cultura” nel senso più ampio del termine. Il secolo che si
annuncia pone l’accento proprio sugli aspetti legati alla “cultura immateriale”
e all’immaginario. La comunicazione assume quindi nel XXI secolo la funzione
che in passato hanno svolto l’economia e la sociologia; diviene il fattore di
riconoscimento e di identificazione, nonché l’elemento sacro attorno al quale
le comunità si fondono e vibrano insieme; in breve, l’elemento strutturale
dell’essere-insieme postmoderno.
Le reti sono già
diventate, in effetti, il palcoscenico in cui si esibiscono e talvolta prendono
forma i differenti tribalismi che segnano il nostro tessuto sociale. Esse
sostengono e accelerano la grande mutazione.
Un saggio per riflettere e capire quanto davvero
conosciamo e interagiamo nel mondo in cui noi stessi dovremmo essere
protagonisti.