Il marchio Radical, in Italia, è conosciuto soprattutto da chi non si sente appagato solo dalla bellezza di un’auto, ma ne vuole una capace di restituire sensazioni di guida vere, una macchina da corsa che possa essere usata anche su strada, con una targa, e non viceversa.
Il senso della Radical Sportscars, nata nel Regno Unito nel 1997, è proprio quello di costruire auto sportive omologabili per l’uso stradale ed utilizzabili, senza modifiche, sulle piste.
Il 31 Ottobre scorso, presso il Circuito di Barcellona, il direttore tecnico della casa inglese, PhilAbbott, ha presentato la nuova SR3 RSX. Questa versione rappresenta l’ultima evoluzione del modello SR3, il più diffuso del marchio, ed è stata sviluppata per tenere una più alta velocità in pista abbinata ad una migliore guidabilità ed a minori costi di gestione.
Il telaio è rimasto quello tubolare in acciaio, con struttura frontale a nido d’ape in alluminio, omologato FIA, mentre la carrozzeria mette a frutto l’esperienza maturata nelle competizioni, mostrando un’aerodinamica molto curata.
Il motore è un “quattro in linea”, a corsa corta, di origine Suzuki, elaborato dalla RPE (Radical Perfomance Engines). Con una cubatura di 1,5 litri, eroga circa 250 CV a 9.500 giri/minuto, fornendo una coppia massima di circa 200 Nm a 8.200 giri/minuto. È garantito per un funzionamento continuo, senza bisogno di revisione, di 45 ore. Se vi sembrasse poco, dovete considerare che è un tempo sufficiente a coprire, se lo voleste, la durata di un campionato monomarca e che, comunque, è un motore con una potenza specifica di oltre 166 CV/litro.
Il moto alle ruote posteriori è trasmesso da un cambio sequenziale a sei rapporti e da un differenziale a slittamento limitato.
La SR3 RSX pesa solo Kg 570 e può contare su un assetto completamente regolabile, così da adattarlo alle caratteristiche dei diversi circuiti.
Il prezzo di un simile “giocattolo” è, ovviamente, impegnativo: 66.958 Sterline tasse escluse (85.646 Euro circa al cambio attuale), ma proporzionato al divertimento ed all’appagamento che può dare.