Il romanzo è ambientato in Indocina negli anni Trenta, dove
si vive una passione dolce e violenta, una passione di carne, sangue e
anima, tra una francese di umili origini quindicenne e un uomo miliardario cinese. Un amore ostacolato in tutti i modi
dalle rispettive famiglie, un legame che non riesce a dissolversi nonostante le
differenze e le difficoltà. Un amore carnale, fatto di corpi avvinghiati e
ricerca di affetto. Due
personaggi opposti che si desiderano, che non riescono a farne
a meno, nonostante lei sia un’adolescente curiosa, calcolatrice, che non riesce
a lasciarsi andare ai sentimenti, che pensa di poter giostrare le persone, ma
che poi non riesce realmente a ribellarsi alle regole imposte dal mondo e dalla
società. E nonostante lui sia un giovane adulto che conosce realmente cosa
significa amare con tutto se stesso esprimendo attraverso il proprio corpo, ma
anche attraverso le parole, il senso del legame che lo tiene impigliato a lei. Il sesso tra di loro è l’unica strategia per poter dar libero sfogo alle loro personalità complesse.
“L’amante” è un libro che ha fatto scandalo per la crudezza e la veridicità, per l’argomento e le parole, ma che,
in certi passaggi, racchiude una dolcezza unica, quando Marguerite Duras
si abbandona ai propri pensieri, facendo risaltare l’aspetto autobiografico
dell’opera, che è il tema portante del libro.
Un romanzo fatto di salti temporali tra gli
anni, gli avvenimenti e i ricordi. Un romanzo intenso, forte, sconvolgente.