Domenica scorsa si è chiusa la 71ª edizione della EICMA
(Esposizione Internazionale del Ciclo, del Motociclo e degli Accessori, più
brevemente Esposizione Internazionale del Motociclo) che ha visto la
partecipazione di un pubblico numeroso ed interessato. Gli oltre 551.000
visitatori che hanno raggiunto i padiglioni di Fiera Milano – Rho, sede della
manifestazione, hanno apprezzato il meglio della produzione mondiale a due
ruote.
Molte sono state le aziende che hanno esposto le loro novità,
oltre a quelle che hanno mostrato le versioni 2014 dei loro modelli. Tra
queste, la Victory Motorcycles ha presentato in anteprima europea la gamma 2014
delle sue moto. Il marchio americano, che ha da poco compiuto quindici anni, ha
voluto valorizzare la sua partecipazione all’esposizione, mostrando al pubblico
la nuova Hammer S Limited Edition. Realizzata con un occhio di riguardo
al mercato europeo, la “muscle bike” è mossa dal poderoso bicilindrico a “V”,
“Freedom 106” (dove il numero 106 indica la cubatura in pollici, pari a 1.731
centimetri cubici). Vista dal vivo è bella. Niente a che fare con le
bicilindriche “made in Italy”, ma ha una “filosofia”che intriga e che merita
una prova su strada. Nello stand era esposta anche la Jackpot, all’apparenza
più snella e agile, forse anche per il suo colore arancio acceso.
Rimanendo negli U.S.A., vorrei segnalare la Indian, il più
antico costruttore di moto americano. Dopo alterne fortune, il marchio è
tornato prepotentemente sul mercato nel 2011, grazie ad una nuova e motivata
proprietà.
Molti
ricorderanno questa casa motociclistica, grazie al film sulle imprese del
neozelandese Burt Munro e la sua Indian Scout a tre marce del 1920 sul lago
salato di Bonneville (Utah). Girato nel 2005, con il titolo “Indian – La grande
sfida” e protagonista Anthony Hopkins, narra come Burt Munro riuscì a
stabilire, nel 1962, il record di velocità AMA (American Motorcyclist
Association) a 288,8 Km/h proprio con la sua Scout da lui stesso modificata.
Questo record venne negli anni migliorato, sempre con la
stessa moto sebbene profondamente trasformata, fino ai 295,4 Km/h del 1967. La
velocità più alta registrata da una Indian.
Tornando all’edizione numero 71 dell’Esposizione
Internazionale del Motociclo, la Indian ha presentato sul nostro mercato
l’intera gamma delle sue moto. Anche qui, ovviamente, c’è tanta America, a
cominciare dalle dimensioni “extralarge”, per finire ai motori dalle cubature
elevate. Il costruttore era presente con la Chief Classic (una cruiser pura),
la Chief Vintage (una soft bagger) e la Chieftain (una vera tourer). In comune
hanno il nuovo motore, dal design anni ’40, “Thunder Stroke 111” da 1.811 cm3 di
cilindrata e 161,6 Nm di coppia ad appena 3000 giri/minuto, che promette
affidabilità e viaggi briosi. Lo stile è ricco di cromature, dettagli vintage,
compreso il celebre “capo indiano” sul parafango anteriore.
Concludo con due delle tante novità italiane.
La Bimota, costruttore artigianale di capolavori italiani su
due ruote, ha presentato la BB3, sigla che indica la terza Bimota con motore
BMW. Il “4 in linea” tedesco della S1000RR qui sviluppa 193 CV (a 13.000
giri/min) e 112 Nm di coppia (a 9.750 giri/min). Il peso della moto è contenuto
in 179 chili a secco, grazie ad un telaio in tubi di acciaio cromo-molibdeno
(con piastre laterale in lega leggera). Quest’anno l’azienda italiana festeggia
i suoi primi quarant’anni. Per celebrarli, ricordando i “padri fondatori”
Bianchi, Morri e Tamburini, ha portato alla EICMA 2013 l’inedita Tesi 3D 40°,
un’edizione speciale che sarà prodotta in soli 40 esemplari. La moto è
caratterizzata da una sofisticata quanto originale ciclistica, che la rende
praticamente unica nel panorama motociclistico.
Altra edizione limitata, questa a volta a 500 esemplari, è la
Ducati 1199 Superleggera. Il nome rappresenta la filosofia costruttiva di
questo gioiello della tecnica. Il peso è stato contenuto in poco più di 165
chili, usando il magnesio per il telaio monoscocca, il carbonio per la carena
ed altri materiali leggeri per la componentistica.
Il motore è accreditato di “oltre 200” cavalli a 11.500
giri/min, di una coppia di 134 Nm a 10.200 giri/min e di una grande velocità
nel prendere i giri. I pistoni sono di lega d’alluminio e hanno due soli
segmenti di tenuta. Le valvole di aspirazione e scarico sono in titanio, così
come le bielle.
In
pratica, è una moto da corsa omologata per andare su strada, di cui è già stato
venduto il 90% della produzione prevista.