Facciamo chiarezza su incidenza e prevenzione del
Papilloma virus
In
Italia si registrano 3500 casi di nuove infezioni da HPV all’anno.
Hpv sta per Human
Papilloma Virus ( papilloma virus umano).
Si tratta di un virus a DNA della famiglia delle
Papillomaviridae che comprende numerosissimi genotipi. L’infezione da HPV
è la più comune tra quelle a trasmissione sessuale e può avvenire tramite
semplice contatto nell’area genitale. Possono contagiarsi sia uomini che donne
ma molto raramente ci sono manifestazioni cliniche nell’uomo.
Si stima che oltre il 75 % delle donne sessualmente attive contrae l’infezione da HPV con
un picco di prevalenze nelle donne italiane prima dei 25 anni.
A differenza delle altre malattie sessualmente
trasmesse, l’utilizzo del profilattico non protegge completamente
dall’infezione ma riduce il rischio. Esistono circa 100 tipi di papilloma virus
differenziati in base al genoma. Tra i più noti ci sono i genotipi 6 e 11,
responsabili di lesioni benigne come i condilomi o verruche genitali e i
genotipi 16 e 18 in grado di produrre lesioni pre- cancerogene, cioè che
possono evolvere nel tumore della cervice uterina (collo uterino). Questo
ultimo è responsabile di 1500 decessi annui e rappresenta, assieme al tumore
della mammella, una delle prime cause di morte nelle donne. Nella maggior parte dei casi
l’infezione da HPV è asintomatica e si risolve spontaneamente, grazie alle
semplici barriere rappresentate dalle difese immunitarie, in un periodo
compreso tra 6 mesi e i 2 anni.
Solo una piccola percentuale delle donne contagiate sviluppa il tumore. Alcuni
fattori aumentano la probabilità di contrarre il virus: l’inizio precoce
dell’attività sessuale, un numero elevato di partner, impiego a lungo termine
di contraccettivi orali, la presenza di altre MST, multiparità (ossia aver
avuto più figli), condizioni economiche svantaggiate che non consentono di
sottoporsi alla diagnosi precoce, ed infine gli stati di immunodeficienza.
Qualcuno si starà
chiedendo: è possibile prevenire il contagio? E se è possibile con quali
strumenti? Lo screening continua a rappresentare un’arma fondamentale per la
prevenzione del carcinoma della cervice uterina.
Cosa
è lo screening? E’ un intervento sanitario che mira a
mettere in evidenza la presenza di una eventuale malattia nelle sue fasi
iniziali effettuando la cosiddetta diagnosi precoce. Per questo tipo di tumore
lo screening è rappresentato dal Pap test, un esame rapido e indolore che
consiste nel prelievo delle cellule della cervice uterina che verranno
analizzate dal citologo. Un esame più specifico è l’HPV test, effettuato con la
stessa modalità, che ricerca la presenza del virus ed il suo genotipo.
Attualmente in commercio sono presenti due
vaccini contro i principali genotipi del virus HPV.
Se vorrete approfondire questo argomento, vi invito a
seguirmi nel prossimo articolo e, se avete dubbi, a contattare rubriche@dabitonto.com.