Buongiorno a tutti cari lettori!
Si è conclusa da una settimana la XXVI Fiera del
libro che ogni anno si svolge presso il Lingotto “Fiere di Torino”, e non
potevo non condividere con voi i bilanci preziosi e le riflessioni scaturite in
questa kermesse eterogenea di gente, pagine e vite.
Cinque giorni in cui cultura e innovazione,
lettori attenti e curiosi, scrittori emergenti e popolari, cantautori, ragazzi
e professori, adulti e bambini hanno reso speciale una manifestazione non solo
prettamente culturale.
Insomma, una fiera per tutti, anche per i lettori
più pigri perché al salone non ci sono stati solo libri, ma anche aree
interattive, come per esempio il Bookstock
Village, zona dedicata ai lettori dai 0 a 20 anni, e l’Idea Divergente, mostra durante la quale
si è discusso sul pensiero scientifico che scopre e inventa attraverso gli
errori.
Una novità è stata la Casa CookBook, area dedicata alle pubblicazioni enogastronomiche, in cui sapori e saperi hanno
deliziato i palati e le menti dei più golosi, affascinati dal carisma di chef internazionali come Gualtiero Marchesi e dalla simpatia di Benedetta Parodi.
Non solo libri quindi ma anche arte, design e
golosità, presente ogni anno nel padiglione Tentazione
e Meditazione dove i ma?tres
choccolatier di Torino hanno presentato le loro creazioni.
Non poteva mancare l’area dedicata all’editoria
digitale A Book to the Future nella
quale si è potuto comprendere che i nuovi mestieri dell’editoria non sono altro
che i vecchi ma in digitale.
Convegno stimolante è stato “Da un libro all’altro- Come
cambiano scelta del libro e lettura digitale”: il lettore diventa
sempre più un ibrido e fluttua tra l’odore dei libri cartacei, belli da
maneggiare, vedere in libreria e i libri digitali senza dubbio più pratici.
L’aspetto più interessante è stato che,
nonostante la crisi dell’editoria, quest’anno i visitatori sono aumentati del
4% rispetto allo scorso anno (329.860 per la precisone) e le vendite hanno
avuto un incremento medio del 20%.
Spero questo possa essere l’incipit di un riavvicinamento del lettore medio ad un arricchimento
culturale derivato da parole, storie, emozioni scritte e fantasie, abbandonando
la passività, che, di contro, la televisione aumenta.
Gli incontri con i vari autori e cantautori sono
stati protagonisti di sold out con
70.00 visitatori totali per Matteo Renzi,David Grossman, Vinicio Capossela, Roberto Saviano, Umberto Eco ed Eugenio Scalfari, Francesco De Gregori e Serena
Dandini.
Infine, grande trionfo per Sepulveda.
Il libro più venduto è stato Zero Zero Zero di Roberto
Saviano, seguito da Dan Brown con
il suo bestseller Inferno e Matteo Renzi con Oltre la rottamazione.
Mentre per i più piccoli il libro più venduto è
stato quello di Peppapig.
Non mi dilungo anche perché per qualsiasi
dettaglio e curiosità potrete visitare il sito del Salone Internazionale del Libro di Torino.
Vi lascio con l’augurio che la cultura del libro
possa invadere la nostra Italia, la vostra anima e le vostre vite: il libro non è pesantezza e stare in mezzo
alle pagine rende migliori le giornate.