Il paradosso linguistico sotteso alle manifestazioni, che già nel nome si prefiggono di ricordare qualcuno, è che, in realtà, sono dedicati a chi sarà per sempre indimenticabile. Non può sfuggire a questa regola tutta umana, dolce e amara al contempo – perché rinnova, insieme, la gioia della condivisione e il dolore dell’assenza –, il 5º Memorial “Michele Perrini – Bitonto ricorda, la Puglia si unisce”.
Cinque anni, infatti, sono trascorsi da quella tragica fatalità che ha strappato il giovane alla vita e all’affetto dei suoi cari: un vuoto incolmabile per chi lo ha amato.
Da allora, il suo ricordo vive ogni anno in un evento che intreccia passione sportiva e un profondo impegno sociale.
Ad organizzare l’appassionante torneo sarà il Bitonto calcio, che era magna pars del cuore del nostro Michele, per il resto nerazzurro: “Sì, lo abbiamo fatto – afferma il presidente Antonello Orlino – con profonda emozione e grande senso di responsabilità, per ricordare un ragazzo speciale, scomparso tragicamente cinque anni fa mentre svolgeva il proprio lavoro. Michele era molto di più di un semplice tifoso: era un vero cuore neroverde, sempre presente, appassionato, legato profondamente alla nostra squadra e alla nostra città. Attraverso questo evento vogliamo onorare non solo la sua memoria, ma anche il suo amore per questi colori, per questa maglia e per tutto ciò che rappresenta. Il calcio, oggi, diventa strumento di unione e memoria. A nome della società, vogliamo essere vicini alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutti coloro che gli hanno voluto bene, con la promessa che il suo ricordo continuerà a vivere per sempre”.
Accanto alla società neroverde, l’instancabile, eccezionale, pirotecnico fratello Domenico, che dalla ferita di quel dramma sta facendo sbocciare un insegnamento per tutti: “Non voglio solo per onorare la sua memoria, ma per risvegliare la coscienza collettiva sull’importanza cruciale della sicurezza sul lavoro, affinché un simile dramma non si ripeta mai più. Quest’anno, la manifestazione calcistica che si terrà il prossimo 17 luglio, presso il Campo Sportivo Comunale di Bitetto “Antonio Antonucci” con il patrocinio del Comune di Bitetto, assume un significato ancora più intenso. Questa sensibilità dimostrata dall’Amministrazione Comunale nei confronti del nostro evento è motivo di grande soddisfazione e sottolinea il forte spirito di comunità e il desiderio di gemellaggio tra i nostri territori, uniti nel ricordo e nella promozione di iniziative positive. Per questo, ringrazio di vero cuore l’A.S.D Bitetto nelle persone del Presidente Giovanni Maffei – Vice Presidente Angelosante Albanese e del Dirigente Pasquale Maffei, per aver messo a disposizione spazi e risorse umane con un autentico spirito di collaborazione, la sindaca Fiorenza Pascazio e l’Assessore allo Sport Daniela De Santis”.
Lungo e giusto è l’elenco dei ringraziamenti: “Desidero esprimere la mia più sentita gratitudine all’amministrazione regionale, che ha creduto nell’evento e ha concesso il prestigioso patrocinio, a testimonianza del rilevante valore sociale e sportivo dell’iniziativa. La sensibilità verso il tema della sicurezza sul lavoro e il ricordo di Michele sono un segnale potente, che accresce il valore e la forza del nostro impegno. Ringrazio di cuore anche il Comune di Bitonto e l’US Bitonto Calcio, la cui dedizione associativa ha contribuito in modo essenziale all’organizzazione di questo evento. Un ringraziamento speciale va all’Associazione Nazionale Italiana sulla Sicurezza sul Lavoro, la cui presenza sottolinea l’urgenza e la centralità della prevenzione e della tutela dei lavoratori”.
Ed ecco l’intento edificante: “Questo Memorial è molto più di una competizione sportiva: è un momento di unità per la nostra comunità, che si stringe nel ricordo di una giovane vita spezzata e nella condivisione di un dolore comune, un’occasione di riflessione profonda sulle inaccettabili lacune in materia di sicurezza sul lavoro che ancora oggi causano tragedie immani. Ma soprattutto, è un faro di speranza, un impegno corale a trasformare la sofferenza in un monito potente, in un’azione concreta per costruire un futuro in cui nessun altro debba pagare con la vita il prezzo del lavoro. È il nostro modo per affermare che Michele non è stato dimenticato e che la sua storia può e deve illuminare la strada verso una maggiore consapevolezza e verso condizioni di lavoro più sicure e dignitose per tutti”.
Questo evento, secondo il sindaco Francesco Paolo Ricci, “è ricordo e testimonianza del valore della vita che va tutelata sempre a partire dai luoghi di lavoro. È un momento di condivisione di un sentimento mai sopito di un dolore, ma anche un richiamo alla speranza per un futuro dove principi morali e valori devono caratterizzare il nostro quotidiano”.
Gli fa eco l’assessora allo Sport, Dalila Cariello: “Il mio grazie va a Domenico che, ogni anno, da cinque anni, rinnova il suo impegno e si batte affinché si conservi la memoria di Michele, suo fratello ma un po’ fratello di tutti. È bene fare memoria, è bene difendere quei ricordi e non esiste modo migliore per farlo se non con una partita di calcio. Noi, come amministrazione, cercheremo sempre di sostenere e supportare questi momenti perché ritengo che siano importanti per la comunità intera”.
La novità di questa edizione è il patrocinio della Regione Puglia. Significative, al riguardo, sono le parole della funzionaria regionale Rossella Rossiello: “Sebbene non abbia avuto il privilegio di conoscere personalmente Michele, in questi mesi trascorsi al fianco di suo fratello Domenico nell’organizzazione di questo quinto Memorial, ho percepito la potente forza di un legame fraterno che vince la perdita, un amore che si erge a instancabile motore di ricordo e di impegno civile. Confesso che il mio coinvolgimento iniziale in questa iniziativa è nato quasi per caso, da un semplice desiderio di offrire il mio contributo. Ma giorno dopo giorno, ascoltando Domenico narrare di Michele – del suo sorriso radioso, della sua vibrante passione per la vita e per il calcio, ma anche del tragico destino che lo ha strappato prematuramente all’affetto dei suoi cari – sono stata profondamente toccata. Ho osservato in Domenico una resilienza straordinaria, una rara capacità di plasmare un dolore così lacerante in energia propulsiva, in un desiderio tenace di onorare la memoria di suo fratello non attraverso una sterile tristezza, bensì attraverso un impegno concreto per ciò che Michele amava e per la lezione drammatica che la sua scomparsa ci ha consegnato: l’importanza vitale della sicurezza sul lavoro. Argomento che ho molto a cuore, considerato che nel lontano 2006 ho conseguito la laurea specialistica in giurisprudenza con un tesi in diritto del lavoro intitolata “Tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori”. Ho ammirato la sua determinazione di fare di questo Memorial non solo un momento di commozione, ma una preziosa opportunità di riflessione collettiva, di sensibilizzazione sentita e di coesione per l’intera comunità. Ho visto come il ricordo di Michele sia un faro vivo e presente in ogni suo gesto, in ogni sua parola, in ogni piccolo passo compiuto per dare forma tangibile a questo evento”.
“Sono sinceramente grata per aver avuto l’opportunità, nel mio piccolo, di contribuire alla realizzazione del desiderio di Domenico. Un desiderio che, inevitabilmente, è divenuto anche un po’ mio, perché ho compreso quanto sia cruciale non cedere all’oblio, trasformare la sofferenza in azione concreta e custodire vivo l’esempio di chi non è più con noi. Questo Memorial è una testimonianza eloquente che la memoria può fiorire anche nel terreno del dolore, che l’amore fraterno può manifestarsi come una forza inarrestabile e che una comunità unita e solidale ha la capacità di trasmutare una tragica perdita in un potente messaggio di speranza e di impegno per un futuro più sicuro e consapevole. Un ringraziamento sentito a Domenico per avermi accolto inquesto significativo percorso e un grazie a tutti coloro i quali si sono resi disponibili per la realizzazione dell’evento”, conclude la dottoressa.
Infine, i migliori amici di Michele – Agostino, Giuseppe, Michele e Francesco –, che hanno messo su le squadre di questo quadrangolare, sottolineano: “Il suo ricordo è vivido, forte, presente nei cuori di tutti noi. Organizzare questo memorial non è solo un modo per onorare la sua memoria, ma anche per restituire voce e presenza a un ragazzo che nella vita di tutti i giorni era una luce. Michele era uno di quelli che si facevano voler bene da tutti, sempre pronto a una parola gentile, a una risata condivisa, a tendere la mano. Era un amico vero, un fratello di comitiva, una presenza costante e sincera. La sua perdita sul luogo di lavoro ha lasciato un vuoto enorme, e ogni anno, in questo memorial, ci ritroviamo non solo per ricordarlo con affetto, ma anche per riflettere insieme sull’importanza della sicurezza, della responsabilità e della tutela della vita. Sarà un momento di sport, di incontro, di condivisione. Ma soprattutto è un gesto d’amore. Un modo per dire che Michele non è mai stato dimenticato, che la sua storia continua a vivere in ognuno di noi, e che il suo sorriso resterà per sempre impresso nei nostri cuori. Vogliamo perciò ringraziare chi ogni anno partecipa con rispetto e cuore a questo evento. È grazie a questa presenza collettiva che Michele continua a camminare accanto a noi”.