Da Angela Scolamacchia, candidata alla segreteria del Partito Democratico di Bitonto, riceviamo e pubblichiamo
Dove eravamo rimasti? Non è un dèjà vu.
Ci riprovo con determinazione.
Dopo una fase complessa culminata nel commissariamento, avrei potuto farmi scoraggiare dalla brusca interruzione del percorso congressuale del circolo PD di Bitonto.
Battuta d’arresto che però non è bastata a spegnere la volontà di continuare a costruire.
Le dinamiche complesse, la diffidenza verso le novità, la sensazione, non rara, di dover dimostrare il doppio perché donna. Non lo nego: mi sono chiesta se valesse la pena continuare.
Se valesse la pena investire tempo, energie per un partito che, da tempo, fatica a coinvolgere, a scaldare i cuori, a mobilitare passioni.
Questo secondo tentativo nasce non da ambizione personale, ma dal desiderio sincero di restituire valore alla militanza, alla comunità democratica e all’idea che il cambiamento si costruisce insieme, giorno per giorno.
Con umiltà, passione e spirito di squadra, sono pronta a mettermi nuovamente in cammino.
Mi piace che il mio ritorno in campo arrivi nella settimana del 25 aprile, quest’anno ancora più simbolica perché ricorre l’ottantesimo anniversario della liberazione.
Una data che ho sempre vissuto con il circolo come momento di festa, di riflessione e condivisione. Perché la libertà non è mai scontata, è un bene fragile e potente da custodire e allargare. Una libertà inclusiva, partecipata, mai chiusa in cassaforte.
Credo nella politica come strumento di servizio e nella forza delle idee condivise. Mi candido a segretaria del PD di Bitonto per questo:
perché credo in una politica viva, nei territori,
perché voglio un partito aperto, che ascolta, accoglie, unisce,
perché abbiamo il dovere di costruire luoghi in cui si sperimenti la società che vogliamo.
Arriviamo a questo congresso segnati da divisioni ed incomprensioni. Me ne dispiaccio, ma non mi arrendo. Voglio guardare avanti. E realizzare un percorso condiviso che sappia unire, ispirare, cambiare.
Se sarò eletta, mi impegno a tenere porte e finestre spalancate, perché ogni voce possa trovare spazio. Nessuno escluso.
Ripartiamo insieme. Con più coraggio, più libertà, più futuro.
Conto anche sul supporto di chi ancora ci crede.