Cinque anni fa, mentre sul treno stava raggiungendo la sede della sua diocesi di Rieti, don Vito Piccononna vide sul display lampeggiare la scritta “Sconosciuto” e, comunque, rispose. Una voce con spiccato accento sudamericano lo ringraziava per avergli fatto gli auguri: era Papa Francesco. Una sorpresa che gli fece sorridere il cuore. Che, invece, oggi piange per la scomparsa del Vicario di Cristo.
“Dolore e smarrimento per la notizia della morte di papa Francesco – scrive l’ex parroco rettore della Basilica dei Santi Medici di Bitonto -. Abbiamo temuto più volte che accadesse in questo ultimo periodo ma speravamo non accadesse mai come per chi si ama. L’amore non sopporta la perdita delle persone amate“.
“In questo momento – prosegue il prelato – assieme alla preghiera per il Santo Padre prevalga la gratitudine, l’immensa gratitudine per l’insegnamento evangelico di cui ci ha fatto dono. La nostra Chiesa Reatina lo ricorda particolarmente per le sue quattro visite nella nostra terra, da Amatrice alla Valle Santa e non ultimo per il suo messaggio inviato durante il pellegrinaggio diocesano giubilare a Roma lo scorso 29 marzo“.
“Siamo certi che non smetterà di accompagnarci facendoci sentire la forza provocante del Vangelo, specie nella condivisione con coloro che la società continua a mettere da parte. Stringiamoci in preghiera nella fede del Cristo risorto“, conclude don Vito.