“Il fatto non sussiste”.
La Corte d’Appello di Bari ha annullato la condanna a 16 anni, inferta in primo grado al presunto boss Domenico Conte.
Il bitontino, assistito dall’avvocato Marianna Casadibari, era stato condannato nel 2022 perché ritenuto uno dei capi di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga nel nord barese.
Il processo, che ha visto i comuni di Bitonto e di Terlizzi e la Regione Puglia costituirsi parte civile, ha visto anche la conferma e la riduzione di altre 27 condanne, tra cui quelle di Roberto Dello Russo, Giambattista De Sario (entrambi da 20 a 14 anni) e Paolo Ficco (da 20 a 12 anni).
Secondo gli inquirenti, l’associazione avrebbe operato sui comuni di Bitonto e Terlizzi per agevolare proprio il clan Conte, ritenuto una «propaggine» del clan Capriati di Bari. Nell’ambito di questa inchiesta, coordinata dalla Dda di Bari e condotta dai carabinieri, in 27 furono arrestati a gennaio 2020.