Luigi De Gennaro, ciclista bitontino di 59 anni, componente della Nazionale italiana randonneurs e presidente della “Velosprint” cittadina, lo abbiamo imparato a conoscere negli ultimi due anni. Ha stupito con le sue imprese fatte in bicicletta, dove il comune denominatore è sempre stato quello di andare oltre, sempre, sia come distanza percorsa, sia come altimetrie, sia come location.
L’ultima impresa in ordine di tempo che affronterà sarà la Milano-Sanremo, organizzata dalla decana Associazione ciclistica “Corbettese”, una sfida che si celebra nella giornata stessa della gara riservata ai corridori professionisti e considerata una delle più importanti corse in linea della storia del ciclismo nonchè una delle gare più lunghe e impegnative del circuito ciclistico internazionale.
De Gennaro partirà sabato dalle porte di Milano cinque ore prima della partenza dei professionisti per affrontare i 293 chilometri e un dislivello 2.388 metri di questa epica corsa, attraversando le colline della Lombardia e della Liguria, il Passo del Turchino, le classiche salite dei Capi (Mele, Cervo e Berta), le famose salite di Cipressa e Poggio, per poi conclude con il traguardo in Via Roma a Sanremo. Tutto qua? Per niente proprio, perchè per Luigi la gara prevede il ritorno a Milano sempre in bicicletta e quindi ripartirà dalla città ligure per ritornare nel capoluogo lombardo pedalando in senso inverso il percorso fatto all’andata. Significa che sarà chiamato ad affrontare una doppia sfida: Milano-Sanremo-Milano di circa 600 km e 5.000 metri di dislivello tra sabato 22 e domenica 23.
La Milano-Sanremo, salutata come “La Classicissima di Primavera”, oltre ad essere una pietra miliare nel mondo del ciclismo professionistico, è anche una delle più antiche, affondando le sue radici nel lontano 1907 ed è riconosciuta tra le cinque corse Monumento, insieme al Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix, la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro di Lombardia.