Da Sinistra Italiana Bitonto riceviamo e pubblichiamo:
La politica bitontina sembra attraversare una fase di incertezze e contraddizioni, che sollevano interrogativi sul futuro della Città e sulle scelte dei suoi amministratori locali.
Ricordiamo che in piena campagna elettorale per le elezioni parlamentari Europee del 2024, il Sindaco di Bitonto, eletto con i voti del centrosinistra, suscitò scalpore con la sua partecipazione ad un evento organizzato dai diretti discendenti del MSI.
In quella occasione veniva presentato un libro da un esponente del PD (sigh. proprio così!) e il Sindaco dichiarò che la politica, i partiti e le ideologie erano ormai in crisi, supponendo un fallimento generale nel governo del paese, accusando i partiti, di non attuare quanto previsto nei programmi elettorali, forse, per la consapevolezza del suo deludente mandato in termini di risultati programmati ma mai raggiunti. Quella fu una posizione che sollevò non poche perplessità, in contraddizione con l’impegno che dovrebbe caratterizzare la politica locale.
Il primo cittadino, infatti, sostenne che i Sindaci “non devono fare politica”, ma piuttosto amministrare la cosa pubblica. Una dichiarazione incomprensibile considerando che amministrare una città implica, per sua natura, l’applicazione di politiche sociali, di coesione, di partecipazione e di inclusione, tutte questioni di fondamentale rilevanza in un contesto di amministrazione comunale. Negare la componente politica nell’amministrazione comunale appare in contrasto con la realtà di un governo che, nella pratica, si basa proprio sulla gestione delle politiche pubbliche.
Quello fu un primo segnale della deriva in cui ci ha condotto questa Amministrazione !!!!.
Ma le sorprese non finiscono qui!!!
È di ieri la notizia che l’assenza strategica del Sindaco alla manifestazione per il rinnovo e la presentazione del direttivo di Puglia Popolare, formazione dichiaratamente di destra, è stata compensata dalla presenza degli assessori comunali Altamura e Bonasia, rappresentanti di quelle liste civiche che fanno della fluidità politica l’essenza della loro attività.
Dunque, mezza giunta comunale presente ad una manifestazione per conferire legittimità politica alla vice sindaca eletta in una amministrazione di centro sinistra, rendendola più visibile a livello mediatico e pubblico e soprattutto per motivare la base dell’elettorato di destra dimostrando che anche per gli assessori presenti non esistono gli steccati ideologici.
Veramente un grande autogol, cari assessori Altamura (ex-Rifondazione Comunista) e Bonasia (ex-Sinistra Ecologia e Libertà), così si destabilizza l’elettorato del centro sinistra che si riconosce in quei valori quali: uguaglianza, giustizia sociale, diritti civili e solidarietà!
In un panorama politico sempre più polarizzato esistano differenze sostanziali con l’azione della destra. L’individualismo e la visione economica liberista della destra non fa altro che accentuare le disparità tra le classi sociali.
La politica non è solo una questione di ideologie, ma di scelte concrete per un futuro più equo, dove la solidarietà e l’uguaglianza sono i principi fondanti di una società giusta per tutti e questo principio non vale solo per le politiche nazionali ma anche per le politiche locali.
Quindi, non si comprende come il PD si sia limitato a chiedere alla vice sindaca di “chiarire la sua posizione” (non chiarita) quando appare palese dall’intervista apparsa qualche giorno fa su di un quotidiano la sua “totale confusione politica”, ammettendo di non comprendere appieno le differenze ideologiche tra la sinistra e la destra, come se le linee di demarcazione tra le diverse posizioni politiche fossero troppo sfumate.
Purtroppo, per taluni, compreso Sindaco, vice Sindaca e assessori Altamura e Bonasia le alleanze elettorali appaiono più legate a esigenze pragmatiche che a convinzioni ideologiche.
In un contesto come quello bitontino, questa confusione rischia di minare la credibilità di un’Amministrazione che, a quanto pare, non sa più su quale terreno ideologico e politico poggiarsi.
Queste contraddizioni, unite alla confusione ideologica, hanno compromesso la capacità di progettare un futuro coerente e condiviso.
In un momento in cui la politica è chiamata a rispondere a sfide complesse come la crescita economica, la coesione sociale e l’inclusione, Bitonto appare come un microcosmo di incertezze, dove la disconnessione tra Amministrazione e Politica potrebbe indebolire ulteriormente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali.