di Angelo Palmieri
Cattolici impegnati, o che lo siete stati. Cattolici dal passato ruggente, dalla presenza vissuta, dalla parola spesa e dalla fede declinata nelle strade.
Voi che avete testimoniato, voi che avete marciato, avete stretto mani e acceso speranze. Avete letto i segni dei tempi e inseguito il soffio dello Spirito.
Oggi vi chiedo: qual è il respiro di Bitonto nel vostro cuore? È il sussurro delle sue mura, il canto delle sue piazze, l’abbraccio di chi la vive e la custodisce? Non una nostalgia da cartolina della sua storia e delle sue tradizioni, ma un impegno vivo, pulsante, che scuote la polvere dagli angoli della coscienza.
Ci sono stati uomini e donne che ci hanno rappresentato in Parlamento, che hanno parlato in nome nostro, in nome vostro. Che traccia hanno lasciato? Quale memoria resiste nel territorio che li ha generati?
E voi? Quale impegno intendete assumervi ora che il tempo dell’illusione è svanito? Che la fede, se non diventa carne, è solo esercizio retorico? Che il Vangelo, senza la strada, è solo carta invecchiata?
Bitonto vi interpella. Vi chiama per nome. Non vi concede scuse. Resterete spettatori? O tornerete a essere quella scintilla che brucia e illumina?
Il tempo stringe, la responsabilità pesa. Ma il Vangelo non si misura in comode attese. O si incide, o si svanisce.
Bitonto non ha bisogno di reduci né di devoti alla memoria. Ha bisogno di mani sporche di terra, di piedi scalzi sulla strada, di cuori che ancora sanno battere lontano dai “meandri sacrestiali”.
E poi c’è chi crede che basti un’aula, qualche lezione, un corso ben strutturato per formare coscienze e restituire alla città un impegno credibile.
Ma la formazione, senza la vita, è solo teoria disincarnata. Non sarà forse un alibi ben confezionato? Non sarà il tentativo di imbiancare le mura senza scendere tra le crepe della strada? Ci si illude che basti preparare il terreno, ma chi avrà il coraggio di sporcarsi le mani nel fango della storia?
Il Vangelo non si lucida come una reliquia, si riaccende come un fuoco. Se non ora, quando? Se non voi, chi?