“Io scrivo solo quello che sento propriamente mio, non invento storie. Questa canzone non ha un vero e proprio destinatario ma tratta di un sentimento più profondo. La nostalgia e il rimpianto. Se il tempo volesse potrebbe fare tante cose ma non può. “ Se il tempo volesse” è un sillogismo non compiuto”. Un testo in cui regna un po’ anche il tema della confusione che abita il cuore di tanti ragazzi della mia età”.
“Se il tempo volesse”, presentata lo scorso 9 marzo sul palco di AncheCinema a Bari ed eseguita dall’autore diciassettenne Francesco Massaro, in gara nella settima edizione della competizione musicale “Baricanta & Recital 2025”, ha vinto il “primo premio della critica per il miglior testo e struttura compositiva”.
A consegnare il premio il maestro Enzo Campagnoli, direttore d’orchestra che abbiamo visto dirigere Giorgia nell’ultima edizione del festival di Sanremo, membro della giuria che si è particolarmente complimentato con il giovanissimo e talentuoso compositore per il testo ricco di sensibilità.
Per regolamento chi riceve questo premio viene escluso dai primi tre possibili vincitori sul podio della prestigiosa classifica che ospita sia cantanti che eseguono cover di canzoni conosciute che cantautori con pezzi inediti.
“Cosa senti che la musica ti dà?”
“E’ un’arma a doppio taglio perché ti dà una sorta di sensibilità attraverso cui percepisci ciò che accade in modo amplificato. Ti dà un sentimento “aggiuntivo”, svela una inclinazione dell’animo. Scrivere viene da dentro di te, viene da ciò che provo. Ma può essere una condanna, perchè ti porta a farti domande sul perché accadono certe cose che anche devono accadere. E’ comunque sempre un ponte da dentro di te a fuori di te”.
Francesco Massaro, il vincitore, ha solo 17 anni, è uno studente della classe quarta del liceo classico cambridge e non ha mai studiato musica fino a pochi mesi fa, quando si è iscritto all’Accademia musicale Modugno e, sotto la guida della sua insegnante di pianoforte Franca Modugno, ha scoperto di avere l’orecchio assoluto ed un talento anche come compositore che gli ha consentito di raggiungere un risultato insperato.
Un testo che è un groviglio di immagini, oggetti, nostalgia e profondità:
“A quei momenti che non durano per sempre, ma che se il tempo volesse li farebbe perpetuare(…)
Al sentimento che mi affligge che non riesco ad esternare (…)
Io pago il prezzo di pensare, di provare e poi tacere. Tu quello di capire, andare avanti e poi parlare (…)
Vedi forse la scrittura è solo un dono
è percezione
è quel concetto che ti esprimo che va oltre le parole”
“Aspettiamo l’album allora?”
“Non lo so. AncheCinema mi ha contattato per future collaborazioni e certamente io voglio continuare a studiare e fare musica per raggiungere un livello più alto in cui la musica è l’obiettivo. Per ora so che sto per andare in uno studio di registrazione per incidere questo primo brano e sicuramente uscirà il disco”.
E noi attendiamo di poter ascoltare il brano di questo ragazzo che con la penna affonda nel suo mondo fatto di sapienti sfumature e con la rapidità del suo genio luminoso e leggero vola.