È nel silenzio del cuore che possiamo sentire la presenza viva del Signore. Questo è il profondo messaggio che la comunità parrocchiale del Santissimo Sacramento ha voluto far risuonare tra le varie scene del Presepe Vivente riproposto nel giorno della Candelora, domenica 2 febbraio.
Una data apparentemente insolita per un presepe vivente. Siamo ormai lontani dal Natale, da cui sono trascorsi esattamente quaranta giorni, ma proprio per questo la proposta diventa più significativa e densa di significato: non occorre attendere il Natale per incontrare Gesù; non è solo in quei giorni, con il clima di festa, le celebrazioni, gli addobbi, che possiamo sentirne la presenza.
Il Signore si fa vivo ogni giorno, nella nostra quotidianità, soprattutto nel silenzio di chi lo sa cercare.
Il presepe propone una suggestiva passeggiata tra passato e presente: da una famiglia dei nostri giorni alle prese con le classiche dinamiche familiari, spesso conflittuali, ai mercati di Assisi con San Francesco, fino ai treni di Calcutta su cui Madre Teresa riceve la sua chiamata per poi camminare tra i vicoli di Betlemme e raggiungere la Natività in cui Cristo si fa presenza viva per tutti.
Una rappresentazione suggestiva, frutto della collaborazione e dell’impegno di tutta la comunità parrocchiale, dai grandi ai più piccoli, ognuno con il proprio talento, a testimoniare che quando sappiamo metterci in ascolto, il Signore riesce a far sentire la sua voce.
Una voce che non vuole rimanere silenziosa, ma che desidera farsi sentire nelle parole e nei gesti della nostra vita di tutti i giorni.