I progetti, quelli belli, hanno un inizio e, a malincuore, una fine ma non questa volta e non per le persone coinvolte!
Con un enorme successo si è concluso il progetto: “Adulti digitali. Percorsi di formazione per il lavoro”.
Capaci, tenaci e con tanta voglia di rimettersi in gioco venti tra donne e uomini hanno concluso il percorso digitale formativo che culmina con il patentino competenze digitali Eipass.
Non è stato semplice incastrare vita privata e lezioni in presenza, famiglie, figli ed esigenze familiari con test di esercitazioni da effettuare ogni “30 minuti” ad intervallo libero, ma ce l’hanno fatta! Tutti hanno mostrato caparbietà e costanza, qualità da sempre necessarie nella vita per andare avanti nonostante disagi e difficoltà. L’arricchimento culturale al passo con i tempi moderni, la ricerca spasmodica di un lavoro ed una famiglia da sostenere sono state le chiavi di volta, le motivazioni che hanno mosso un gruppo coeso e ben guidato.
“Gli esami non finiscono mai”! Nella vita, infatti, non si smette mai di studiare, ma quando si hanno trenta, quaranta, cinquant’anni, il sacrificio e lo sforzo richiesti sono sempre più gravosi e proprio per questo è emozionante e gratificante quando si raggiunge il traguardo.
L’I.C. Sylos in collaborazione con il C.P.I.A.1 Alessandro Leogrande incardinano esattamente quello che l’istruzione e la scuola in sè rappresentano per tutti, una porta aperta da attraversare ad ogni età in cui avvertire quella pacca di fiducia sulla spalla, quella mano tesa che sembra comunicarti: “Non ti preoccupare, ce la puoi fare, noi siamo qui per te “.
Sono passati decenni ma quei mattoni rossi continuano e continueranno ancora a lungo a trasmettere calore, lo stesso calore e la stessa emozione che trapelano dalla voce della dirigente dell’I.C. Sylos Filomena Bruno quando parla “di scuola ed educazione per la vita”. Lo stesso entusiasmo si palesa nella Dirigente del C.P.I.A. Alessandro Leogrande, Laura Redavid, la quale, con energia, afferma che si può fare sempre meglio e che “fare scuola vuol dire fare vita”.
Un adolescente tredicenne di terza media, un bambino di colore di sedici mesi che muove i primi passi nell’androne della scuola in attesa che la madre termini le lezioni e un adulto dal fisico fiacco e dalla fronte solcata dalle rughe: patrimonio di esperienze e vissuti rappresentano la scuola che ci piace! Questa è la scuola di cui tutti, oggi, abbiamo bisogno, aggiunge il Prof. Stefano Tota coordinatore del progetto insieme alla Professoressa Iginia Plantamura, esperta informatica del corso.
Un ringraziamento particolare a “INDIRE” in partenariato con il dipartimento di Scienze sociali dell’Università Federico II di Napoli e con il Cpia Bat “Gino Strada”.
C’è chi parla di una seconda edizione ma noi aspettiamo e ci rallegriamo del successo della prima, augurando a tutti i corsisti “Ad Maiora”